Respinto il ricorso del sindacalista
licenziato per i permessi “facili”

Giovedì 5 Marzo 2015 di Marco Dori
Un supermercato della catena Lando
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PIANIGA - Se la suocera fosse stata un computer, il sindacalista Giampaolo Zampieri (Cgil) non sarebbe stato licenziato. Dura sentenza del Giudice del lavoro di Venezia, Anna Menegazzo, contro Zampieri e il suo uso disinvolto dei permessi di lavoro ex L. 104/92, quelli richiesti per assistere i parenti disabili.

Il sindacalista, infatti, era stato licenziato dall'azienda F.lli Lando spa, 14 supermercati tra Venezia, Treviso e Padova, perché, a seguito dell'indagine condotta da un investigatore privato - anche con l'uso di un gps piazzato sotto l'auto del sindacalista - pareva che lo stesso Zampieri non si fosse effettivamente preso cura della suocera, la persona disabile per la quale chiedeva i permessi.

Il sindacalista ha così fatto ricorso al Tribunale del lavoro di Venezia, che però gli ha dato torto su tutti i fronti, condannandolo anche al pagamento delle spese legali.

Nella sentenza, il giudice ha stigmatizzato il comportamento del sindacalista, proprio in quanto "garante" delle tutele dei lavoratori. In particolare, appurato che in almeno 5 occasioni egli ha usato in maniera illeggittima le ore di permesso ricevute per accudire la suocera, come quando, con due cugini, si recò alla fiera dell'elettronica di Pordenone, il giudice ha sottolineato che si tratta di «fatti particolarmente gravi» e «volutamente reiterati».

Il giudice ha poi ricordato come la «truffa» del sindacalista non sia stata solo una mancanza nei confronti della F.lli Lando, ma anche verso tutti i cittadini, visto che il costo dei permessi viene sostenuto anche dall'Inps.

Nonostante la sentenza, il sindacato continua a fare squadra. La Filcams Cgil, che a febbraio organizzò, sotto le finestre del Tribunale, un presidio di solidarietà con 50 persone, conferma la fiducia in Zampieri.



Ultimo aggiornamento: 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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