Grandi navi, per il canale Contorta
l'unico vero nemico è la burocrazia

Sabato 9 Agosto 2014 di Giampaolo Bonzio
Grandi navi, per il canale Contorta l'unico vero nemico è la burocrazia
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VENEZIA - Domani mattina il presidente dell’Autorità portuale, Paolo Costa, firmerà il decreto che approva il progetto Contorta Sant’Angelo. In questo modo tutta la documentazione, contenuta in due capienti trolley, sarà inviata ai ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture che dovranno prendere in esame tutte le carte. Ma il momento chiave sarà tra 90 giorni quando una commissione composta da circa una trentina di tecnici, indicati dal Ministero dell’Ambiente, dovrà pronunciarsi sul nuovo canale che consentirà alle Grandi Navi di evitare il passaggio davanti a Palazzo Ducale. Come è già accaduto in passato, i tecnici del Ministero dell’Ambiente non mancheranno di proporre osservazioni e correzioni fino a giungere alla stesura definitiva. Ma potrebbero anche arrivare a non approvare il nuovo canale.



In ogni caso con l’approdo alla Via tutta la documentazione diventa pubblica e ognuno può farsi un’idea precisa dei vari contenuti in ballo.

Sandro Trevisanato, presidente del Venezia terminal passeggeri, appare preoccupato soprattutto dagli aspetti burocratici, dai possibili ritardi nel voto finale.



«Certo i ritardi in questi casi sono sempre possibili - dice Trevisanato riferendosi all’iter di approvazione - ma sul progetto tecnico siamo molto fiduciosi. Lo studio è stato fatto da Autorità portuale e Magistrato alle acque per cui ci sentiamo tranquilli anche perchè sono previsti dei miglioramenti sulla laguna centrale con il riutilizzo dei fanghi. Quello che ci preoccupa maggiormente sono i tempi per l’approvazione definitiva da parte del Ministero. Se tra valutazione e lavori si arrivasse oltre l’aprile del 2016 il danno per il nostro comparto sarebbe davvero consistente. Ho sentito paragonare questo tema alla proteste della Val di Susa, spero che sia solo una reazione d’impeto. Le proteste sono tutte legittime, ma non devono mai sfociare in atteggiamenti violenti. E da due anni che ribadisco che alcuni nostri operatori, alla luce di questa situazione, stanno pensando ad andare verso altre località».



Per il presidente della Regione Luca Zaia il passaggio alla Via è fondamentale: «Non sono io che decido sul progetto, non sono certo un tecnico - spiega Zaia - e per questo dico che la scelta spetta esclusivamente ai tecnici della Via, sono loro che devono scegliere. Voglio precisare che quella riunione del Comitatone non è stata organizzata dalla Regione. Le idee di tutti, anche di quelli contrari, vanno rispettate a patto che non ci siano offese. Per quanto riguarda la riunione è bene specificare che non si è votato nulla, sono stati espressi solo dei parerei e, ad esempio, il Comune di Mira si è detto contrario. L’unica cosa sulla quale tutti erano favorevoli, e questo mi sembra un passaggio importante, è di tenere fuori le Grandi navi dal Bacino di San Marco».



Poi il passaggio alla Valutazione d’impatto ambientale che per la Regione è la strada giusta. «Faremo in modo - conclude il governatore - che anche le eventuali alternative al progetto Contorta vengano portate ai tecnici (penso al pontile galleggiante del Lido) in modo da aver un quadro d’insieme completo. Certo che ci saranno ritardi, potrebbe anche esserci una bocciatura, ma la crocieristica è un settore che deve rimanere a Venezia».
Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 08:13

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