Recuperavano esplosivo da reperti
bellici per rivenderlo ai banditi

Lunedì 2 Marzo 2015
Recuperavano esplosivo da reperti bellici per rivenderlo ai banditi
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CAMPONOGARA - Recuperavano reperti della prima guerra mondiale per ricavarne esplosivo da vendere nel mercato nero a bande di malviventi.

Per questo i carabinieri della compagnia di Piove di Sacco (Padova) hanno arrestato due italiani incensurati. A finire in manette è Stefano Sambin, 41enne di Piove di Sacco (Padova) imprenditore edile incensurato che all'esterno della propria casa, dentro ad un container, conservava 11 chilogrammi di esplosivo di grande potenzialità (chiamato «ecrasite»), proiettili per cannone della prima guerra mondiale, granate, bombe a mano, cartucce da contraerea, detonatori dai quale era stato estratto l'esplosivo (circa 40 chilogrammi di esplosivi sequestrati).

Le indagini sono poi proseguite in una ditta di Camponogara (Venezia) autorizzata alla rimozione di reperti bellici dove lavorava Silvio Baldan, 51enne della zona, colpevole di cedere a Sambin alcuni degli esplosivi rimossi.

Entrambi sono stati arrestati con l'accusa di detenzione di materiale esplodente e ordigni da guerra. Denunciati un veneziano e due padovani che avrebbero aiutato i due a tagliare e lavorare gli ordigni per ricavarne l'esplosivo.

Ultimo aggiornamento: 14:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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