Operaia di 22 anni uccisa da un muletto,
regolarizzata mezz'ora dopo la morte

Venerdì 2 Dicembre 2011 di Monica Andolfatto
(varesenews.it)
VENEZIA - stata regolarizzata mezz’ora dopo l’infortunio che le costato la vita. Franca Cossu della Direzione provinciale dell’ispettorato del lavoro a distanza di venti giorni svela il drammatico retroscena dell’incidente in cui deceduta Maria Muntean, rumena di 22 anni, schiacciata da un muletto nell’azienda di confezionamento di frutta e verdura a San Pietro di Cavarzere, dove era stata "assunta" da un paio di giorni. Al riguardo il magistrato lagunare Angela Masiello, titolare dell’inchiesta ha disposto un supplemento di indagini per stabilire l’esatta dinamica della tragedia per omicidio colposo, di fronte a versioni contrastanti.



Anche Giorgio Gatto, pensionato di 61 anni, travolto da un manufatto di cemento in una ditta di lavorazione del marmo a Moniego di Noale, non risultava inquadrato quale dipendente. «Due lavoratori in nero morti nel Veneziano in quindici giorni è un dato allarmante, spia - continua Cossu - di una situazione che fotografa una realtà sempre più precaria e sempre più pericolosa che ci ha spinto a intensificare i controlli nelle imprese con il contributo dei carabinieri». La controffensiva è partita dal territorio chioggiotto con l’impiego di 70 militari e venti ispettori che hanno passato al setaccio trenta attività nel campo della ristorazione, del tessile e dell’agricoltura. Cinque quelle sospese in quanto gli operai "fantasma" superavano il 20% del totale degli occupati. E non si tratta esclusivamente dei "soliti" laboratori-lager cinesi. Anzi le situazioni più eclatanti sono state riscontrate in una pizzeria sul lungo mare di Sottomarina, gestita da chioggiotti, che su 14 fra cuochi e camerieri, solo sei erano in regola. Per non parlare della ditta agricola individuale a San Gaetano di Cavarzere che aveva assoldato per la raccolta stagionale del radicchio quattro marocchini pagati esentasse 5 euro l’ora.



«Eppure le forme di flessibilità ci sono eccome nel mercato occupazionale - si limita a commentare Cossu - e specie in agricoltura con l’introduzione dei cosiddetti voucher». E i cinesi? «Si sono affinati - aggiunge il capitano Antonello Sini, comandante della Compagnia di Chioggia - richiedono il permesso di soggiorno, salvo poi barare sulle ore prestate».

Emergenziale il quadro descritto dall'Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering nei primi 10 mesi del 2011 a Nordest: sono 64 le morti bianche registrate nel Triveneto, cinque le vittime nel solo mese di ottobre, col Veneto in cima alla graduatoria con 38 decessi, seguito dal Trentino Alto Adige (18) e dal Friuli Venezia Giulia (8).
Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 21:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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