VENEZIA - Mamma di 19 anni muore sette ore dopo aver dato alla luce una bambina. Nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale di Mirano sono ancora sgomenti: in un reparto abituato a festeggiare la gioia di una nuova nascita sempre difficile affrontare una tragedia cos improvvisa. «Si tratta di una tragedia sulla quale l'autopsia e le indagini faranno luce e ci aiuteranno a capire cosa è accaduto», commenta il primario di Ostetricia e Ginecologia Fabrizio Garbin.
Massida Vogli aveva solo 19 anni: nata in Albania e residente a Noale, aspetta una bimba dal suo compagno, Artan, 30 anni, operaio edile, e mercoledì arriva il tanto atteso e temuto momento del travaglio. Viene ricoverata all'ospedale di Mirano: con parto naturale e senza particolari problemi alle 17.20 dà alla luce la piccola Vanessa, di 3 chili e 200 grammi. Un parto come tanti favorito anche dalla giovane età della mamma che fino a sera non lamenta alcun problema.
Alle 0.45 la neonata è al nido e improvvisamente Massida chiama l'infermiera di turno: è carponi sul letto e non riesce a respirare, lamenta un forte dolore al torace e allo sterno. Seguono minuti concitati: viene chiamato il medico di guardia e poi, a seguire, il ginecologo, il cardiologo, l'anestesista. Il cuore di Massida si ferma improvvisamente: gli viene praticato il massaggio cardiaco, ma la situazione appare disperata e i medici decidono di portarla in sala operatoria. Per Massida però è tutto inutile.
Sarà il primario stesso, il dottor Garbin, accorso di persone, a chiamare il compagno di Massida e a dare la tragica comunicazione. Ieri pomeriggio i carabinieri della stazione di Mirano si sono recati all'ospedale, hanno sequestrato la cartella clinica della ragazza in attesa dei risultati dell’autopsia, che verrà disposta nei prossimi giorni. La magistratura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 09:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA Massida Vogli aveva solo 19 anni: nata in Albania e residente a Noale, aspetta una bimba dal suo compagno, Artan, 30 anni, operaio edile, e mercoledì arriva il tanto atteso e temuto momento del travaglio. Viene ricoverata all'ospedale di Mirano: con parto naturale e senza particolari problemi alle 17.20 dà alla luce la piccola Vanessa, di 3 chili e 200 grammi. Un parto come tanti favorito anche dalla giovane età della mamma che fino a sera non lamenta alcun problema.
Alle 0.45 la neonata è al nido e improvvisamente Massida chiama l'infermiera di turno: è carponi sul letto e non riesce a respirare, lamenta un forte dolore al torace e allo sterno. Seguono minuti concitati: viene chiamato il medico di guardia e poi, a seguire, il ginecologo, il cardiologo, l'anestesista. Il cuore di Massida si ferma improvvisamente: gli viene praticato il massaggio cardiaco, ma la situazione appare disperata e i medici decidono di portarla in sala operatoria. Per Massida però è tutto inutile.
Sarà il primario stesso, il dottor Garbin, accorso di persone, a chiamare il compagno di Massida e a dare la tragica comunicazione. Ieri pomeriggio i carabinieri della stazione di Mirano si sono recati all'ospedale, hanno sequestrato la cartella clinica della ragazza in attesa dei risultati dell’autopsia, che verrà disposta nei prossimi giorni. La magistratura ha aperto un’inchiesta sull’accaduto.
