La madrina Elisa Sednaoui sbarca
al Lido, al via la 72. edizione

Martedì 1 Settembre 2015
La madrina Elisa Sednaoui sbarca al Lido, al via la 72. edizione
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VENEZIA - Con l'arrivo della madrina, la modella e attrice italiana Elisa Sednaoui, è già Mostra del cinema a Venezia, contando anche che stasera c'è l'attesissima preapertura in onore di Orson Welles.

Sarà la Mostra delle sorprese e si spera anche quella delle conferme.

O almeno è quello che un po' si augurano... Venezia 72, in ogni modo, sarà una kermesse in cerca di qualità nella varietà.

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Esuberante e rock la definiva uno dei selezionatori in occasione della presentazione romana di un mese fa. Il direttore Alberto Barbera la pone rigorosamente in cerca della persistenza del Cinema, in un'epoca in cui gli autori che per trent'anni ci hanno guidato stanno venendo meno e la scena va rinnovandosi con nomi nuovi. Quel che sia, nei 100 titoli tondi (tra lungometraggi e corti, nuovi film e classici restaurati) che compongono la selezione ufficiale di questa 72 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica in procinto di partire, non mancherà l'occasione di trovare un orientamento per cineasti e cinefili di tutto il mondo.

Il Lido di Venezia, con le sue opacità, le osticità e il suo fascino decadente, è lì pronto ad accogliere a partire dal 2 settembre per dodici giorni un festival che mira alla qualità piuttosto che alla quantità, alla luce dello schermo piuttosto che a quella dei riflettori. Occhio, però, che il red carpet quest'anno potrebbe essere più animato di quel che sembra: pur facendo i conti con la defezione dell'ultimo minuto del cortometraggio di Martin Scorsese «The Audition» (non pronto per imprevisti tecnici), che avrebbe potuto portare DiCaprio, De Niro e Brad Pitt, già l'apertura del 2 sulle vette impetuose dell' «Everest» conterà sulla passerella di Jacke Gyllenhall e Josh Brolin, mentre nei giorni a seguire i flash brilleranno su Guy Pearce e Kristen Stewart («Equals»), Johnny Depp che accompagnerà assieme alla moglie Amber Heard l'attesissimo «Black Mass», Mark Ruffalo e Rachel MacAdams («Spotlight»), Robert Pattinson («The Childhood of a Leader»), Shia LaBeouf («Man Down»), Rada Mitchell («Looking for Grace»), Tilda Swinton e Ralph Fiennes che accompagneranno «A Bigger Splash» di Guadagnino, Juliette Binoche al seguito dell'italiano «L'attesa», le due giurate star Diane Kruger e Elizabeth Banks.

La preapertura di oggi celebra i 100 anni dalla nascita del genio cinematografico assoluto di Orson Welles con la proiezione della copia restaurata del cortometraggio "Il mercante di Venezia" accompagnata dall'esecuzione dal vivo della partitura originale inedita ad opera dell'Orchestra Classica di Alessandria. E sarà un momento di celebrazione per il Cinema, per Venezia e per una Mostra che si presenta al mondo come custode del cinema d'arte e di qualità, a fronte di una concorrenza internazionale che mira invece alla quantità sia per budget che per presenze di star e per numero di film.

Venezia risponde in contenimento, puntando sul rinnovamento costante delle strutture limitate (alberghiere e cinematografiche) offerte dal Lido, mentre la voragine del cantiere aperto e subito chiuso del nuovo palazzo del cinema resta lì, richiusa e rinchiusa alla meglio come una ferita a cielo aperto...

L'operazione ordita dalla Mostra è indubbiamente corretta, anche se il gioco dichiaratamente in difesa professato dal Presidente della Biennale Baratta va sostenuto con una strategia di diversificazione che comporta la facoltà di assumersi dei rischi, un pò come sta facendo il Festival di Locarno guidato da Carlo Chatrian. Ma di questo ci sarà tempo per discutere a fine kermesse: per ora siamo qui a festeggiare l'apertura di una 72 Mostra del Cinema che si annuncia carica di potenzialità soprattutto in vista del cinema capace di raggiungere il pubblico di qualità delle sale cinematografiche di tutto il mondo. Il Concorso sfodera nomi che sono una sicurezza: Aleksandr Sokurov («Francofonia»), Atom Egoyan («Remember»), Jerzy Skolimovsli («11 Minutes»), Amos Gitai («Rabin The Last»), Pablo Trapero («El Clan»), persino la rock-star poetessa Laurie Anderson che si offre con l'intenso «Heart of a Dog». A loro si affiancano i nuovi autori della scena mondiale come Tom Hooper (già regista del «Discorso del Re» qui con «The Danish Girl»), Cary Fukunaga (autore del successo della serie «True Detective» qui alle prese con la guerra dei bambini soldato africani in «Beasts of No Nation»), il turco Emin Alper («Abluka/Frenzy»), il giovane americano Drake Doremus («Equals»), lo sceneggiatore culto Charlie Kaufman alle prese con l'animazione d'autore in «Anomalisa».

L'Italia, dal canto suo, ha una fetta importante del Concorso, non solo numericamente ma anche per attese e qualità in una prospettiva non solo banalmente nazionale: Marco Bellocchio è indubbiamente uno dei nomi di punta della competizione e si presenta con un'opera come «Sangue del mio sangue» che si annuncia in bilico sulle sue più intime e prolifiche sperimentazioni; Luca Guadagnino, autore star a livello internazionale, si propone con il dramma passionale a bordo piscina di Pantelleria con «A Bigger Splash»; Lucio Gaudino cristallizza la crisi di una femminilità in rivolta sulla pelle di Valeria Golino in «Per amor vostro»; infine il giovane Pietro Messina si offre con l'introspettivo «L'attesa», interpretato da Juliette Binoche.

Fuori concorso ci sarà il cinema «tossico» del compianto Claudia Caligari, ovvero il postumo «Non essere cattivo», nel concorso parallelo di Orizzonti, invece, l'opera prima di Alberto Caviglia «Pecore in erba», mokumentary virale sull'antisemitismo, e la ritrattistica malavitosa dal vero proposta da Renato De Maria in «Italian Gangster», mentre due esordi italiani molto attesi sono quelli selezionati dalla Settimana della Critica, che propone «Banat» di Adriano Valerio, milanese parigino segnalato a Cannes 2013 col suo bellissimo corto «37°4S», e dalle Giornate degli Autori, che hanno in programma «Arianna» di Carlo Lavagna.

Non sono che appunti di un possibile carnet di viaggio nel cinema mondiale cui si accinge il pubblico della 72 Mostra del Cinema di Venezia: ci sarà da stare attenti, nella speranza che l'umore sia quello giusto, governato dalla curiosità e magari dalla disponibilità. Buona Mostra a tutti.

Ultimo aggiornamento: 8 Settembre, 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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