Mose, la “parentopoli” di Mazzacurati:
pioggia di denaro a moglie e figli

Giovedì 25 Luglio 2013 di Gianluca Amadori
Il regista Carlo Mazzacurati, figlio di Giovanni
VENEZIA - Tanti soldi. A dirigenti, collaboratori, consulenti, ma anche a parenti e affini. Il Consorzio Venezia Nuova non badava a spese stando a quanto ha accertato la Guardia di Finanza nel corso delle indagini avviate dopo la scoperta delle presunte false fatturazioni emesse dalla coop San Martino di Chioggia e i presunti accordi per "pilotare" un appalto per lavori portuali a Venezia. «Una consulenza CVN non si rifiuta a nessuno», spiega il consigliere del Consorzio, il trevigiano Pio Savioli, in un colloquio intercettato nel marzo del 2011 e riferito, secondo le Fiamme Gialle, ad Antonio Paruzzolo, ex amministratore delegato di Thetis (società collegata al Venezia Nuova) e all’epoca dei fatti assessore comunale alle attività produttive.



CONSULENZE PER TUTTI - Nel solo 2008 il Venezia Nuova ha speso quasi un milione e mezzo di euro per consulenze tecniche e oltre 6 milioni e mezzo per consulenze e prestazioni professionali «la cui utilità appare a dir poco dubbia», scrivono i finanzieri. Giancarlo Ruscitti, ex segretario generale della sanità del Veneto, avrebbe incassato 200mila euro grazie ad un contratto siglato con il Coveco di Marghera «allo scopo di fargli giungere somme di denaro di pertinenza del Consorzio Venezia Nuova». Ruscitti, perquisito due settimane fa, contestualmente all’arresto dell’ex presidente del Consorzio, Giovanni Mazzacurati, spiegò al Gazzettino di non avere avuto rapporti con il Consorzio pur conoscendo bene Mazzacurati, con cui condivise un ruolo di gestione nella Fondazione Banca degli Occhi.

Che il "Venezia Nuova" non badasse a spese lo si capisce dall’una tantum di un milione di euro riconosciuta nel 2009 al presidente Mazzacurati (che faceva pagare al Consorzio anche l’assicurazione di casa sua); dai compensi riconosciuti a Luciano Neri, Roberto Pratavà (vicedirettore del Consorzio). A Franco Miracco ( portavoce del Governatore del Veneto, Giancarlo Galan).



PARENTI & AFFINI - Nell’elenco inserito nell’informativa conclusiva della Finanza figurano anche parenti e affini, «secondo una gestione quasi "familiare" dell’impresa ad opera dei Mazzacurati». Attraverso la società "Ing. Mazzacurati sas" il presidente del "Venezia Nuova" avrebbe infatti convogliato «benefici economici ottenuti direttamente o indirettamente dal CVN anche alle figlie Cristina, Elena e Giovannella», scrivono le Fiamme Gialle.

Vi sono poi i nomi della moglie di Mazzacurati, Rosangela Taddei, anche socia della Eve srl e proprietaria di una casa in California locata dal Consorzio; Marina Elettra Snow, figlia della signora Taddei (Eve srl); Pietro Nascimbeni, marito della signora Snow; i figli di Giovanni, il regista Carlo Mazzacurati (Argonauti sas) e Giuseppe Mazzacurati; Konstantin Skachinskiy, ex marito di Cristina Mazzacurati. L’elenco prosegue con figli e parenti di dipendenti CVN (o società collegate) o di pubblici ufficiali e consulenti assunti in società collegate al Consorzio: Flavia, figlia dell’allora presidente del Magistrato alle acque, Patrizio Cuccioletta, Cristina, figlia del consulente CVN Francesco Giordano, Agostino, fratello del rappresentante legale CVN, Valentina Croff, Francesco e Matilde Cazzagon (Sting srl), rispettivamente marito e figlia del dirigente responsabile Programmazione e controllo CVN, Nicoletta Doni; Daniele Rinaldo, marito del dirigente responsabile del Servizio progettazione opere alle bocche di porto del CVN, Maria Brotto; Alessandro, figlio del dipendente CVN Sergio Nave; Luca Marziale, Roman e Karen Stocker, rispettivamente genero e figli dell’ingegnere del Consorzio Johann Stocker. «Senza entrare nel merito delle attività eseguite, suscitano non poche perplessità i vincoli familiari che legano i soggetti, tutti collegati direttamente o indirettamente a CVN», scrive la Finanza.



I CONSIGLI DELL’AMICO - Nella lista delle persone vicine al Consorzio la Finanza inserisce anche Giampietro Beltotto, ex portavoce del Governatore del Veneto, Luca Zaia, ora responsabile marketing della Fenice. Nel 2011 fu Mazzacurati a suggerire all’addetta stampa del Consorzio, Flavia Faccioli, di contattarlo («il mio amico») per avere un consiglio su come comportarsi di fronte agli attacchi sulla stampa dell’assessore provinciale leghista, Massimiliano Malaspina, di Chioggia. Beltotto avrebbe consigliato di non rispondere in quanto non ne valeva la pena.
Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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