VENEZIA - «Mi aspetto ora che l'opera venga conclusa nel rispetto delle regole».
Per non lasciare dubbi sul ruolo che anche sul Mose avrà l'autorità nazionale anticorruzione (Anac) il suo presidente Raffaele Cantone è tornato a ribadire la necessità del rispetto della legalità. Lo ha fatto visitando oggi i cantieri del Mose alla bocca di porto del Lido assieme al ministro Graziano Derio, al prefetto di Roma Franco Gabrielli, al presidente del Veneto Luca Zaia, al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
«Ero già venuto - ha ricordato Cantone che prima del sopralluogo ha incontrato gli amministratori straordinari del Consorzio Venezia Nuova - ma oggi ho potuto vedere le paratie alzarsi.
Riguardo alla nuova scadenza per il completamento dell'opera, fissata ora per il 2018, Delrio ha parlato del rispetto dei tempi come di «una scommessa che stiamo facendo tutti. E non è un caso che, negli ultimi mesi, siano aumentate le consegne dei lavori, perché c'è un grande impegno da parte di tutti. Credo dunque che, grazie alla vigilanza messa in campo, la data prevista possa essere giusta e azzeccata e credo che il lavoro dei commissari consentirà di restare assolutamente in linea con le stime, visto che si troveranno economie importanti. E non ci sono dubbi che l'opera sarà completata, perché c'è già un impegno, che deve essere solo tradotto in concreto con atti formali, da parte del Governo di finanziare la parte restante». Sui flussi di cassa, ha quindi reso noto che «per il 2016 prevediamo un aumento oltre i 300 milioni di euro, rispetto ad uno storico di 230-240 milioni».
vigilanza messa in campo su Mose è garanzia di far procedere i lavori. e con correttezza. pic.twitter.com/vPOoOrX74A — Graziano Delrio (@graziano_delrio) 23 Luglio 2015
«Sul tema della manutenzione del Mose, c'è tutto il tempo per ragionare e non sono attualmente in grado di azzardare stime sui costi annuali, anche perché le stiamo mettendo in piedi in queste ore, per cui trovo prematuro parlare dei costi di gestione».
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha chiesto che la gestione sia in capo al Comune di Venezia.
Il presidente della regione, Luca Zaia, ha ribadito che «Servono 221 milioni di euro per chiudere i lavori, ma noi però siamo preoccupati non tanto per il completamento dell'opera, quanto per i costi della gestione. C'è un buco nero perché non abbiamo tutte le informazioni a disposizione. Ci riteniamo della partita ma la preoccupazione anche rispetto ai bilanci pubblici in generale ci fa affrontare il problema con molta serietà».