Apre la lettera e rischia l'infarto:
l'Inps gli chiede 20mila euro

Sabato 22 Agosto 2015 di Melody Fusaro
Apre la lettera e rischia l'infarto: l'Inps gli chiede 20mila euro
4
MESTRE - Quando ha aperto quella busta ha rischiato l'infarto. Il mittente era l'Inps che, senza troppi giri di parole, gli chiedeva di pagare, entro quindici giorni, gli oltre 20mila euro spesi per le cure di una persona ricoverata dopo un incidente che li aveva coinvolti entrambi. Incidente per il quale, però, non era ancora stato stabilito chi dei due fosse il colpevole.



È proprio Riccardo Trentin, che ha 68 anni e abita ad Asseggiano, a raccontare la disavventura: «Il 9 giugno di 3 anni fa sono stato coinvolto in un incidente davanti a Villa Salus - spiega l'uomo -. Non avevo nemmeno preso la multa e le forze dell'ordine avevano verificato tutto, dalla velocità dell'auto ai copertoni. Mi avevano anche fatto l'alcoltest ed era tutto a posto». A febbraio del 2014, con la vertenza ancora in corso, gli è arrivata la lettera dell'Inps: «Mi chiedevano di pagare le spese per le cure mediche della persona ricoverata, il ciclista coinvolto con me nell'incidente. Se non avessi provveduto entro 15 giorni, sarebbero andati per vie legali».



Ma Trentin, sicuro di non essere colpevole (e soprattutto ancora in attesa di sentenza) si è rifiutato di pagare. «Dopo quattro mesi mi hanno mandato una seconda lettera e la cifra era salita di altri 2.839 euro. Altri 15 giorni di tempo e mi sarebbe arrivata la diffida e avrei dovuto aggiungere interessi, rivalutazione e spese legali. Per me questa è una truffa - tuona l'uomo -. Come possono chiedere a una persona di pagare quando non è ancora stata legalmente incolpata?».



La sentenza infatti è arrivata recentemente e Trentin è stato assolto: non aveva nessuna responsabilità nell'incidente. «Non solo non devo pagare niente, ma mi sono stati anche liquidati 1500 euro di rimborso spese - conclude -. I dipendenti dell'Inps non hanno colpa ma li invito a rifiutarsi di mandare simili lettere. Pensano mai a cosa potrebbe succedere se a ricevere una comunicazione simile fosse una persona con problemi di salute o in condizioni economiche precarie? Le conseguenze potrebbero essere gravi».
Ultimo aggiornamento: 21:52

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci