Impresa "chiusa", ma al lavoro
e nella stalla spunta il carrozziere

Venerdì 21 Novembre 2014 di Teresa Infanti
Un'immagine d'archivio
C'era un cantiere edile con un'impresa totalmente irregolare e sconosciuta al fisco e un'attività di carrozzeria svolta in modo abusivo senza i requisiti previsti dalla normativa di settore.



Sono stati esaminati in un incontro che si è svolto nei giorni scorsi i risultati del protocollo d'intesa a tutela delle attività imprenditoriali regolari contro quelle abusive operanti nel territorio, sottoscritto tra Confartigianato, Cna e Comune. Le associazioni artigiane hanno nuovamente evidenziato che il fenomeno delle attività irregolari non accenna a diminuire e che sta creando situazioni di concorrenza sleale non più accettabili.



«Il protocollo - commenta l'assessore alle Attività produttive Paolo Bellotto - ha permesso nell'ultimo anno alla Polizia Locale di fare attività quotidiana di sorveglianza nel territorio. Dove non è stato possibile intervenire direttamente, sono stati coinvolti altri enti di controllo preposti, in primis la Guardia di Finanza».



Nel primo caso si trattava di un'impresa edile di extracomunitari trovati in un cantiere, che lavorava nonostante avesse già chiuso la partita Iva. Nel secondo caso, il "carrozziere", un muratore in disoccupazione, sistemava le auto di diversi clienti in una vecchia stalla.



Ultimo aggiornamento: 17:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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