La Zaccariotto "licenzia" Equitalia:
«Disumana e iniqua con le imprese»

Lunedì 30 Aprile 2012
Francesca Zaccariotto (Lega) e Achille Variati (Pd)
VENEZIA - disumano e iniquo il comportamento dello Stato e di Equitalia in un momento durissimo per economia locale e per le imprese, il peggiore dal dopoguerra. Anche la presidente leghista della Provincia di Venezia e sindaco di San Donà di Piave, Francesca Zaccariotto (Lega), si aggiunge agli amministratori locali che vogliono disdettare l'accordo con Equitalia per la riscossione dei tributi. Approvo l'iniziativa dei comuni bellunesi che hanno proposto l'uscita da Equitalia, l'agenzia governativa (posseduta al 51% dall'agenzia delle Entrate e per il 49% dall'Inps) e incaricata del recupero dei crediti».





«Questa assegnazione - ricorda - avviene senza gara, mentre sarebbe giusto aggiudicare l'incarico ad altri concessionari attraverso un "concorso" in cui sia l'ente pubblico a stabilire criteri e condizioni». Così la Zaccariotto plaude convinta all'iniziativa dei sindaci dei comuni bellunesi (Calalzo e Santo Stefano di Cadore) per «esercitare subito la riscossione direttamente attraverso i nostri uffici, come avveniva in passato».



L'uscita da Equitalia, società controllata per il 51% dall'Agenzia delle entrate e per il 49% dall'Inps, diventa subito attuabile per la Zaccariotto, in forza della legge 166 he dovrebbe rendere obbligatoria la riscossione dei tributi da parte degli enti locali entro il 2013. «Questa - conclude - è la strada che mi sento di percorrere, come Provincia (dove oltre il 60% delle piccole e medie imprese è in sofferenza) e come sindaco di San Donà».


Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 10:43

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