Assistente di laboratorio passa
di ruolo e si presenta a scuola
vestito da donna: «Sono Cloe»

Lunedì 30 Novembre 2015 di Redazione Online
Cloe Bianco e l'interno di un laboratorio
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SAN DONA' DI PIAVE - «Cari ragazzi, da oggi mi chiamerete Cloe». E scoppia il pandemonio.

Cloe è il "nuovo" assistente di laboratorio, prima era Luca Bianco all'istituto Scarpa-Mattei di San Donà di Piave.

Cloe venerdì scorso si è presentata vestita, ovviamente, da donna e con una fluente parrucca bionda per annunciare ai suoi allievi che da quel momento era tutta un'altra persona. Cioè la persona che aveva sempre voluto essere e che ora poteva esprimersi nella sua pienezza visto il passaggio in ruolo nell'insegnamento.

Naturalmente è nato un putiferio e il padre di uno studente di Cloe ha deciso di scrivere una lettera di fuoco all'assessore regionale all'Istruzione, Elena Donazzan.

++ UN PAPÀ MI HA SCRITTO QUESTA E-MAIL.TRAETE DA SOLI LE VOSTRE CONCLUSIONI ++Gentilissima Elena, sono un papà... Posted by Elena Donazzan on Lunedì 30 novembre 2015


«Le scrivo perchè proprio a mio figlio è successo quanto segue.
Frequenta la prima agraria presso l'I.I.S. SCARPA-MATTEI di San Donà di Piave (Ve) e venerdì scorso (27 novembre) nell'ultima ora di lezione la sorpresa. Il prof. di Fisica [...] entra in classe e con tanto di stivali con tacchi, minigonna, seno prorompente, chioma bionda esordisce con "non chiamatemi più [...] ma Cloe". Lascio a Lei immaginare i volti dei ragazzi, qualche risata certo ma lo choc c'è stato e molto (una ragazza di un'altra classe si è sentita male). Il prof o la prof ha cominciato con il motivare questa "trasformazione" dice "lo desideravo da quando avevo 5 anni" e poi "l'ho fatto adesso perchè sono diventato/a finalmente di ruolo". Nessuno era al corrente del fatto, i genitori non erano stati avvertiti, i docenti non ne sapevano nulla (forse il preside da quanto mi hanno riferito era al corrente ed ha autorizzato questa carnevalata). Ma davvero la scuola si è ridotta così? E a distanza di un giorno nessuno della dirigenza scolastica è intervenuto con i genitori, nulla. Forse questo è un fatto "normale" per tanti ma non per noi che viviamo quei valori che ci sono stati donati e che all'educazione dei nostri figli ci teniamo lottando quotidianamente bersagliati ogni giorno da chi quei VALORI vuole distruggere, teorie gender e quant'altro. Ecco, ho voluto metterLa al corrente di quanto accaduto sperando che con il suo ruolo di assessore alle Politiche dell'Istruzione possa fare qualcosa perchè in futuro queste cose non accadano più
».

Donazzan come risposta ha postato la notizia su Facebook, chiosando con un «traete da soli le vostre conclusioni».

Se dall'istituto sandonatese non arrivano repliche, prende tempo il capo dell'Ufficio territoriale di Venezia, Domenico Martino: «Devo sentire gli uffici».
Intanto l'assessore regionale Elena Donazzan ha disposto una verifica.

Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 18:16

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