MESTRE - Ancora fermo. Anche ieri, intorno a mezzogiorno, il tram ha dovuto gettare la spugna, e tutti i convogli sono stati mestamente ricondotti al deposito di via Monte Celo, capolinea di Favaro. Il suo tallone d'Achille si chiama linea elettrica, che per l'ennesima volta ha tradito costringendo al blocco non solo le corse per il pubblico fino a via Cappuccina.
Actv ha subito attivato gli autobus sostitutivi per caricare i passeggeri in attesa alle pensiline. «Non c'è niente da fare, il fatto è che la corrente non tiene. Gli sbalzi sono continui e chissà che cosa succederà quando si tratterà di arrivare a Venezia, se mai succederà», dice qualche ben informato, con la garanzia dell'anonimato. L'ennesimo blocco mette ulteriormente a rischio l'avvio della linea di Marghera.
Ultimo aggiornamento: 11:05
Actv ha subito attivato gli autobus sostitutivi per caricare i passeggeri in attesa alle pensiline. «Non c'è niente da fare, il fatto è che la corrente non tiene. Gli sbalzi sono continui e chissà che cosa succederà quando si tratterà di arrivare a Venezia, se mai succederà», dice qualche ben informato, con la garanzia dell'anonimato. L'ennesimo blocco mette ulteriormente a rischio l'avvio della linea di Marghera.