Andrea miglior maitre d’Italia in salsa
veneta: da Capri fino alle Calandre

Venerdì 9 Ottobre 2015 di Claudio De Min
Andrea Coppetta Calzavara, 38 anni
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PADOVA - Si chiama Andrea Coppetta Calzavara, ha 38 anni, è nato nel Veneziano, a Dolo ma vive a Conselve, in provincia di Padova. Giovane ma con alle spalle una lunga storia e mille panorami (da Capri a Roma, dalla Germania alla Svizzera fino all'Inghilterra).



Vita da zingaro, all'inizio, con un'idea in testa: diventare sempre più bravo. Deve esserci riuscito se da dieci anni è il maitre di uno dei più importanti ristoranti d'Italia e d'Europa - Le Calandre, tre stelle Michelin a Rubano nel Padovano - e se ieri, alla stazione Leopolda di Firenze, la guida ai Ristoranti d'Italia dell'Espresso lo ha incoronato "Miglior Maitre 2016".



E allora, ne ha fatto di strada il ragazzo di belle speranze che nel 1994 si diplomò all'istituto Alberghiero Pietro d'Abano come addetto alla ristorazione (sala bar) e oggi ringrazia non solo la sua di famiglia (moglie e due bambine) ma anche "I miei colleghi che mi permettono di lavorare con la massima professionalità". E, soprattutto "la Grande Famiglia (le maiuscole sono sue, ndr) Alajmo che mi ha dato e mi dà la possibilità di crescere e maturare sotto tutti i profili".



Così, dopo il trionfo di Angelo Sabbadin fra i sommelier, qualche anno fa, la scuola Calandre si conferma fucina di professionalità e festeggia Andrea in un'edizione storica della guida: per la prima volta, infatti, un ristorante (L'Osteria Francescana di Modena di Massimo Bottura) ottiene il massimo punteggio possibile (20/20), cosa mai successa prima.



Senonchè, di fronte alla perfezione e ad un passo da essa, non si può che applaudire anche il confermato 19,5 delle stesse Calandre, stella polare della grande ristorazione del Nordest. Che, quest'anno, segnala - ormai ad un passo dal gruppo dei grandissimi - anche Agli Amici di Godia (Ud), salito a 18,5/20, appena davanti al Laite di Sappada (18) e all'Antica Osteria Cera di Campagna Lupia (Venezia) che, in progresso di mezzo punto, con il Caffè Quadri di Venezia (ancora gli Alajmo), porta a casa un sostanzioso 17,5.



In un'edizione della guida che certifica, secondo il curatore Enzo Vizzari, "uno stato di salute della cucina italiana impensabile solo dieci anni fa" e caratterizzata, a nordest, da ingressi eccellenti e prepotenti: a San Vito di Cadore (Bl) ecco ancora Oliver Piras (fresco di trionfo anche al concorso di chef emergente a Roma) con il suo Aga (16,5); a Dolegna del Collio spunta l'Argine di Antonia Klugmann (16); a Venezia l'Oro dell'hotel Cipriani (16); a Treviso l'Undicesimo Vineria del talentuoso Francesco Brutto (15), spalla a spalla con il Pedrocchino di Sacile (Pn).



E, subito dietro (14,5), il Mediterraneo a Brugnera (Pn), il Fuel di Rubano (Pd), il Degusto, appena insediatosi nel centro di San Bonifacio (Vr). Fra l'altro, proprio a due passi da I Tigli, dove Simone Padoan incanta occhi e palati con la sua pizza degustazione, naturalmente fra quelle segnalate nel nuovo inserto della guida dedicato alle pizzerie dove, oltre ai soliti noti, spuntano le Officine Dal Cor a Belluno e ilPerché a Roncade (Tv).



Addirittura esplosivo, poi, l'esordio di Casa Perbellini a Verona: 18 punti, "Novità dell'anno".

Mentre il Nordest festeggia anche il premio per la Qualità Made in Italy all'Osteria Altran di Ruda (Ud) e la crescita importante di Aqua Crua a Barbarano Vicentino (più 1,5 a quota 16.5), Stube Gourmet (più 1 a 15,5) e La Tana (+ 0,5 a quota 17), entrambi ad Asiago.



Stesso progresso e stesso punteggio del Ridotto a Venezia e di El Coq a Marano Vicentino.
Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 13:36
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