Emergenza profughi, scattata
l'allerta contro le malattie

Mercoledì 27 Maggio 2015 di Camilla De Mori
Profughi "accampati" in centro a Udine
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UDINE - Uno screening sui migranti per evitare i rischi di malattie "d’importazione".

E un protocollo con criteri che valgano per tutte le Aziende sanitarie.

Al tema si sta lavorando su più fronti. In regione proprio in questi giorni era stato programmato un vertice fra i vari dipartimenti di Prevenzione delle Aziende e la direzione centrale salute per elaborare un protocollo unico regionale sui comportamenti da tenere nei confronti dei profughi.

E in provincia di Udine il prefetto Provvidenza Delfina Raimondo annuncia una "cabina di regia" unica. «Così come fanno nei punti di sbarco - spiega il Prefetto - anche qui vogliamo condurre uno screening, specialmente perché sappiamo che i profughi arrivano via terra. Ci stiamo organizzando con le Aziende sanitarie d’intesa con la Regione». Bisogna intervenire «prima ancora che i migranti arrivino in Questura. Faremo al più presto la messa a punto di criteri migliori e più efficaci per questo screening», aggiunge Raimondo, che ricorda che i controlli sanitari già si fanno.

Se in Alto Friuli, l’Azienda sanitaria 3 ha già distribuito - nel poliambulatorio di Tarvisio e alle forze dell’ordine - il suo vademecum sulle precauzioni da adottare per prevenire la scabbia, non è escluso che iniziative analoghe debuttino altrove.

Ultimo aggiornamento: 14:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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