UDINE - Trentatré immigrati clandestini di nazionalità afghana e pakistana, di cui solo 6 erano già stati precedentemente identificati, sono stati sgomberati questa mattina a Udine dall’ex centro islamico di via del Vascello, struttura fatiscente e in avanzato stato di degrado per cui il sindaco aveva disposto il divieto di accesso lo scorso anno, per motivi sanitari e di sicurezza.
A segnalare la loro presenza, stamane, alle 8.30, è stata una cittadina, che ha chiamato i carabinieri dopo averli visti distesi sul prato dell’ex centro. Sul posto, poi, anche la municipale e la polizia. Gli immigrati sono penetrati nel complesso rompendo il lucchetto del portone di ingresso e poi hanno passato la notte nello stabile, divenuto bivacco.
Sette di loro sono stati trasportati negli ambulatori dell’azienda sanitaria perché continuavano a grattarsi e lamentavano prurito; quattro sono minori non accompagnati e sarà complicato trovare uno spazio in una struttura adeguata perché, in Friuli Venezia Giulia, sono tutte sovraffollate. La preoccupazione è legata soprattutto al loro stato sanitario poiché sono stazionati per ore in spazi invasi da grossi ratti.
Ultimo aggiornamento: 12:35
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Sette di loro sono stati trasportati negli ambulatori dell’azienda sanitaria perché continuavano a grattarsi e lamentavano prurito; quattro sono minori non accompagnati e sarà complicato trovare uno spazio in una struttura adeguata perché, in Friuli Venezia Giulia, sono tutte sovraffollate. La preoccupazione è legata soprattutto al loro stato sanitario poiché sono stazionati per ore in spazi invasi da grossi ratti.