UDINE - Quarantacinque pezzi d’arte per un valore globale di 5 milioni affidati dal collezionista romano Zanini una decina d’anni fa a un gallerista di Lestizza, dopo alcune mostre a Udine: li reclamavano gli eredi del proprietario, catalogando anche lavori di De Chirico e alcuni tovaglioli "istoriati" da Federico Fellini. Ma la vedova del gallerista, ora indagata per un’ipotesi di appropriazione indebita, ne aveva soltanto 12, fra i quali i tovaglioli "felliniani", recuperati con una perquisizione attuata dalla Guardia di finanza su incarico della Procura di Udine, che ha ricevuto dagli eredi Zanini un esposto formale.
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Ultimo aggiornamento: 16:18
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