​«Balilla! Armiamoci e difendiamoci»
Scritte contro chi accoglie i profughi

Sabato 21 Novembre 2015 di Paola Treppo
La scritta di Tolmezzo
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PONTEBBA e TOLMEZZO (Udine) - Ancora una scritta sui muri di Pontebba dove il sindaco e il parroco si sono dimostrati aperti all’accoglienza dei richiedenti asilo sia nella struttura dell’ex ambulatorio di confine che nella ex canonica dismessa. Ieri mattina, infatti, domenica 8 novembre, è comparsa, per la terza volta, una frase scritta con vernice nera sul muro di un pilone del viadotto della statale 13 Pontebbana.



L’amministrazione municipale, informata dell’accaduto dai cittadini, ha provveduto a cancellare il “graffito” immediatamente e ha informato i carabinieri della Compagnia di Tarvisio che già stanno indagando per capire chi siamo gli autori di queste scritte. Questa la frase: «Balilla! Amate la Patria e la vostra Valle. Armiamoci e difendiamoci. Dux” con evidente riferimento a un serpeggiante sentimento di avversione nei confronti di chi vuole aiutare i richiedenti asilo. Ieri, intanto, 9 profughi - 6 pakistani e 3 afghani -, sono stati trovati dalla polizia alle 7, in stazione a Udine. In tasca avevano il biglietto del treno preso a Vienna e i documenti del loro passaggio lungo la “rotta balcanica”.



A Tolmezzo il "manifesto" di Casapound

E sempre nei giorni scorsi è stata rinvenuta una scritta su un muro di contenimento di una strada, a Tolmezzo. Questa volta, per grafica, stile e simbolo, gli autori potrebbero essere facilmente identificabili e riconducibili a Casapound. Questo il messaggio: «Libertà per chi difende gli italiani. Libertà per gli arrestati di Roma». Sul caso indagano i carabinieri della Compagnia di Tolmezzo.
Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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