BASSA FRIULANA (Udine) - Era sera quando è rientrato a casa dopo un pomeriggio passato con gli amici al bar. L’uomo, 50 anni, che vive in un paese della Bassa Friulana, si mette al volante della sua auto, un’utilitaria, alla volta di un altro locale, per l’“ultimo drink”. Sa di aver bevuto troppo e che non dovrebbe guidare. Ma rischia. E gli va male.
Viene infatti fermato sulla strada per un controllo: la sua scarsa prontezza di riflessi e il suo modo di parlare, “mangiandosi” le parole, lo tradiscono. È ubriaco e scatta l’alcoltest che risulta più che positivo. A quel punto l’uomo viene denunciato e gli viene ritirata sul posto la patente. Per lui è un dramma: con l’auto ci lavora. Come farà a campare senza la vettura?
Intanto, nella contingenza, chiama tutto allarmato un parente: «Vieni a prendermi, per favore. Mi hanno beccato…». Arriva a casa e sente i pesanti rimbrotti della moglie. A quel punto, sconvolto, sale al primo piano della sua casa, si ricava una sorta di corda e fa un nodo scorsoio. Se lo mette attorno al collo, assicura la fune alla ringhiera e si butta di sotto, nel vuoto. È ancora sotto i fumi dell’alcool. Sta per morire, non respira più.
Sono le 22 e c’è poca luce, in paese, quando un passante lo vede penzolare dal balcone: è un manichino? Si chiede in un istante: no, è il corpo di un uomo. Allora molla tutto e lo raggiunge: lo prende per i piedi e lo solleva, perché non soffochi. È pesante ma ce la fa. Intanto la moglie, che dal balcone è stata attirata dalle grida di aiuto del passante, prende un coltello e comincia a tagliare il cappio. Chiamano il 118 che arriva in un lampo.
La donna riesce a liberare il collo del marito tagliando il cappio e il corpo del 50enne finisce tra le braccia del passante. L’equipe medica giunta sul posto lo trova in condizioni limite, disperate. Ma riesce a rianimarlo dopo poco. In paese, dove intanto le grida del passante e della donna hanno attirato parecchia gente, si grida al miracolo. Ed effettivamente lo è: l’uomo è salvo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per tutti gli accertamenti.
Ultimo aggiornamento: 19:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA Viene infatti fermato sulla strada per un controllo: la sua scarsa prontezza di riflessi e il suo modo di parlare, “mangiandosi” le parole, lo tradiscono. È ubriaco e scatta l’alcoltest che risulta più che positivo. A quel punto l’uomo viene denunciato e gli viene ritirata sul posto la patente. Per lui è un dramma: con l’auto ci lavora. Come farà a campare senza la vettura?
Intanto, nella contingenza, chiama tutto allarmato un parente: «Vieni a prendermi, per favore. Mi hanno beccato…». Arriva a casa e sente i pesanti rimbrotti della moglie. A quel punto, sconvolto, sale al primo piano della sua casa, si ricava una sorta di corda e fa un nodo scorsoio. Se lo mette attorno al collo, assicura la fune alla ringhiera e si butta di sotto, nel vuoto. È ancora sotto i fumi dell’alcool. Sta per morire, non respira più.
Sono le 22 e c’è poca luce, in paese, quando un passante lo vede penzolare dal balcone: è un manichino? Si chiede in un istante: no, è il corpo di un uomo. Allora molla tutto e lo raggiunge: lo prende per i piedi e lo solleva, perché non soffochi. È pesante ma ce la fa. Intanto la moglie, che dal balcone è stata attirata dalle grida di aiuto del passante, prende un coltello e comincia a tagliare il cappio. Chiamano il 118 che arriva in un lampo.
La donna riesce a liberare il collo del marito tagliando il cappio e il corpo del 50enne finisce tra le braccia del passante. L’equipe medica giunta sul posto lo trova in condizioni limite, disperate. Ma riesce a rianimarlo dopo poco. In paese, dove intanto le grida del passante e della donna hanno attirato parecchia gente, si grida al miracolo. Ed effettivamente lo è: l’uomo è salvo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per tutti gli accertamenti.
