FRIULI VENEZIA GIULIA - Il movimento Parlament Furlan, dopo attento esame e a seguito dell’incontro col sindaco del Comune di Rivignano Teor, Mario Anzil, è pronto a sostenere attivamente la proposta di un referendum che trasformi la regione Friuli-Venezia Giulia in due entità distinte e autonome sul modello di Trento e Bolzano.
«A tal proposito - si legge in un nota ufficiale - specifichiamo che per noi è solo un passo intermedio: l’indipendenza non è negoziabile. Ma diamo fiducia al sindaco Anzil e riteniamo che il referendum possa ricevere il nostro sostegno perché comunque mira a migliorare la situazione, a unire i friulani e a rafforzare la nostra identità». «Esprimiamo alcuni dubbi sulla riuscita del referendum, poiché essendo di tipo propositivo-consultivo dovrà ricevere l’approvazione dal Parlamento di Roma, che a nostro parere sarà contrario. Riteniamo comunque valga la pena sostenerlo perché unirà il popolo».
Il Parlament Furlan sosterrà il referendum ad alcune condizioni: che il Comitato che si verrà a formare sia trasparente al 100%, sia sui finanziamenti, sia sulle partecipazioni politiche; che sia un referendum “dal basso”, gestito da volontari e non dai partiti. «Questi ultimi vengano tenuti fuori, come già affermato dai proponenti». Che non sia uno spot elettorale finalizzato in realtà a future partecipazioni politiche. «Noi, del Parlament Furlan, in quanto forza sociale, ci rendiamo garanti dell’iniziativa nei confronti di tutti i nostri 1200 iscritti, e di tutte le 7000 persone che a ottobre hanno votato per il Parlament ma anche di tutti i friulani in generale».
Ultimo aggiornamento: 17:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA «A tal proposito - si legge in un nota ufficiale - specifichiamo che per noi è solo un passo intermedio: l’indipendenza non è negoziabile. Ma diamo fiducia al sindaco Anzil e riteniamo che il referendum possa ricevere il nostro sostegno perché comunque mira a migliorare la situazione, a unire i friulani e a rafforzare la nostra identità». «Esprimiamo alcuni dubbi sulla riuscita del referendum, poiché essendo di tipo propositivo-consultivo dovrà ricevere l’approvazione dal Parlamento di Roma, che a nostro parere sarà contrario. Riteniamo comunque valga la pena sostenerlo perché unirà il popolo».
Il Parlament Furlan sosterrà il referendum ad alcune condizioni: che il Comitato che si verrà a formare sia trasparente al 100%, sia sui finanziamenti, sia sulle partecipazioni politiche; che sia un referendum “dal basso”, gestito da volontari e non dai partiti. «Questi ultimi vengano tenuti fuori, come già affermato dai proponenti». Che non sia uno spot elettorale finalizzato in realtà a future partecipazioni politiche. «Noi, del Parlament Furlan, in quanto forza sociale, ci rendiamo garanti dell’iniziativa nei confronti di tutti i nostri 1200 iscritti, e di tutte le 7000 persone che a ottobre hanno votato per il Parlament ma anche di tutti i friulani in generale».
