Nei primi sei mesi del 2015 -8,7%:
crollano le partite Iva dei friulani

Mercoledì 12 Agosto 2015 di Antonella Lanfrit
Nei primi sei mesi del 2015 -8,7%: crollano le partite Iva dei friulani
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UDINE - L'apertura di nuove partite Iva in Friuli Venezia Giulia ha subito una drastica riduzione nei primi sei mesi del 2015 in rapporto allo stesso periodo 2014, segnando un -8,7%, con la provincia di Trieste a trainare il tonfo dato il suo -15,4%. Segue Pordenone, con un -9,3% e Gorizia, con -8,4%. Cede meno Udine, ma è sempre in terreno negativo, contenendo il mancato attivismo in un - 3,5%. Le cifre sono state diffuse da Ires Fvg su dati del Ministero dell'Economia e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi, le ha subito trasformate in frecce al vetriolo verso la presidente della Regione, Debora Serracchiani.

«Sono numeri pesanti - afferma - e dicono che la realtà è molto diversa dalle immagini mirabolanti che la presidente veicola quotidianamente. Leggo di trionfalismi decisamente fuori luogo», prosegue Riccardi, mettendo sotto la lente anche i commenti ai primi esiti del Jobs Act. «Come ha affermato anche chi di lavoro se ne intende, il segretario della Cgil Franco Belci, resta da verificare se la trasformazione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato reggerà al tempo - prosegue -. Soprattutto, questi risultati sono in gran parte il risultato di avviamenti al lavoro già avvenuti, seppure in forma diversa».

E se si guardano i contratti dei primi sei mesi del 2015 nella loro globalità - a tempo indeterminato, determinato e apprendistato - rispetto agli stessi mesi dell'anno scorso chi sale in cima alla classifica è la Lombardia (+15%), seguita da Trentino-Alto Adige e Veneto, con il Friuli Venezia Giulia in quarta posizione (+12,3%).

«Intendiamoci - precisa Riccardi -, non è che se le cose vanno bene mi dispiace. Tutt'altro. Ma i trionfalismi sono pericolosi e alimentano l'antipolitica». Riconosce che se la situazione permane difficile «non è tutta colpa della Serracchiani, ma lei non può fare asserzioni che insultano l'intelligenza di chi le legge, come quando dice che i risultati positivi sul lavoro sono merito di "Rilancimpresa", una legge che non ha ancora tutti i regolamenti attuativi. Quindi, non può aver inciso». La verità è, secondo Riccardi, che «in Friuli Venezia Giulia una riforma come quella del Jobs act non l'avremmo vista, perché Renzi ha fatto riforme molto poco di sinistra, mentre qui l'impronta è squisitamente di sinistra, dal reddito minimo al dirigismo sugli enti locali», conclude.
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