In 1500 alla Maratona Unesco
nel segno della cultura e della pace

Domenica 29 Marzo 2015
Rebekah Gregory Di Martino a un passaggio della corsa

UDINE - Baciata dal sole ieri l'Unesco cities marathon, evento sportivo con quasi 1500 partecipanti che è riuscito ad unire i tre gioielli storici del Friuli: Cividale, Palmanova e Aquileia. È stata una festa dello sport, dell’arte e della pace. Alla corsa sono infatti intervenute la donna simbolo dell'associazione Smileagain Fvg, Iram Saeed, una giovane pakistana il cui volto è stato sfregiato dall'acido gettatole da un uomo di cui aveva respinto il corteggiamento, e Rebekah Gregory Di Martino, la ragazza che è stata vittima dell'attentato alla maratona di Boston 2013, a seguito del quale le è stata amputata una gamba; ad entrambe è stato consegnato il sigillo della città di Palmanova. Tra i top runner c'era anche il neuroscienziato friulano Mauro Ferrari, trapiantato da trent'anni negli Stati Uniti: già testimonial da due anni della maratona Unesco, quest'anno l'eccelenza made in Friuli ha nominato come cotestimonial Laura Bassi, la ventenne che meno di un'anno fa è stata vittima di un incidente stradale che l'ha costretta su una sedia a rotelle. A correre con lei, c'era il Laura Team, riconoscibile per la maglietta verde. Nella classifica: 1.

Kibet Hnery Kimtai - Kenya - tempo: 2.15.13; 2. Mitya Kosovelj - Slovenia - tempo: 2.18.00; 3. Paul Tiongik - Kenya - tempo: 2.18.13. Prima donna maratona: Kebaso Sarah Kerubo - Kenya - tempo: 2.37.25

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