MARANO LAGUNARE - È partito in Friuli Venezia Giulia il progetto pilota per il ripopolamento delle seppie da parte dei pescatori. Il piano indente proteggere le uova del mollusco attraverso la creazione, in mare aperto, di una vera e propria “nursery” ed è stato avviato attraverso il Gruppo di azine costiera Fvg, in particolare de parte del Consorzio Piccola Pesca.
L’iter è semplice: quando i pescatori escono a largo per la cattura della seppia, per cui si usano speciali nasse, raccolgono le uova che il mollusco vi ha deposto sopra; uova che poi, con tutti gli accorgimenti del caso, vengono trasportate in una grande gabbia appositamente realizzata, la “nursery”, appunto, dove si schiuderanno. L’ambiente “di crescita” è stato studiato per proteggere le uova dai predatori, così da vedere poi aumentata la popolazione del mollusco, sempre più richiesto dal mercato e apprezzato sui tavoli dei ristoranti.
L’esperimento si protrarrà per tutto il corso di quest’estate e, se avrà successo, sarà diffuso anche nel resto delle coste dell’Adriatico.