TOLMEZZO - Torna a riaccendersi la disfida sulla paternità del Tiramisù che tanto aveva fatto parlare a livello nazionale ed internazionale nell'estate del 2013 proprio a partire dalle pagine del Gazzettino.
Tolmezzo? Treviso? La goriziana Pieris?
A chi debba spettare la primogenitura del dolce al cucchiaio tanto amato nel mondo non è dato ancora a sapersi e forse mai sarà stabilita come nelle migliori trame delle spy story. Nel frattempo però dal capoluogo della Carnia si sono messi i ferri in acqua - pardon i savoiardi in teglia - per provare a decretare ufficialmente, a colpi di crema, caffè e cacao, quale sia la ricetta ed il preparato in assoluto il più buono al mondo. L'amministrazione comunale di Tolmezzo - patria di Norma Pielli, colei che assieme al marito Beppino Del Fabbro gestori del ristorante «Roma» rivendica dalla metà degli anni '50 l'invenzione della ricetta del vero Tiramisù - ha preso nei giorni scorsi una delibera di giunta per far partire la macchina organizzativa dell'indizione di un concorso ad hoc attraverso il quale far confrontare i pasticcieri, i ristoratori e i presunti padri della ricetta originale. Un tentativo più allargato rispetto a quello promosso lo scorso anno nella vicina comunità di Villa Santina dove di fronte c'erano una serie di pasticcieri locali.
«Pensiamo di potercela fare per il prossimo mese di novembre - spiegano il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo e l'assessore alle attività produttive, Michele Mizzaro - abbiamo inoltrato richiesta di contributo alla Regione e ci siamo già attivati contattando i diretti interessati tramite i rispettivi Municipi di riferimento».
Ossia Treviso per lo storico «Alle Beccherie» (ma nel duello erano comparsi i nomi anche de «Al Fogher» e «El Toulà»), quindi San Canzian d'Isonzo per il «Vetturino» di Pieris e poi da ultima Gemona del Friuli che il prossimo 24 maggio tenterà il Guinness Word Record per il Tiramisù più grande al mondo con una due giorni durante la quale si punterà a raggiungere le 2 tonnellate di dolce cercando di spodestare gli attuali detentori del record di Cassino (1.555 chili). «Abbiamo pensato ad un concorso nel quale un'apposita giuria, formata anche da cuochi professionisti, attribuirà il premio "I tiramisù più buono del mondo" - spiegano ancora gli amministratori tolmezzini - cercheremo la sponda regionale per ottenere un finanziamento e contiamo di riuscire a promuovere un evento che dia lustro alla nostra città e alla storia di questo prelibato dolce non per rinfocolare polemiche ma per promuovere un contenitore dove i vari chef possano dare il meglio di loro stessi».
Non ci sono invece notizie sulla battaglia legale a colpi di carte bollate, dopo che la regione del Veneto con il suo governatore Luca Zaia aveva annunciato proprio nel 2013 il via alla richiesta di registrazione della ricetta trevigiana quale Specialità tradizionale garantita, ricevendo però in risposta da Tolmezzo una contro istruttoria della famiglia Del Fabbro che tramite il proprio avvocato aveva iniziato a raccogliere tutta una serie di documentazioni, tra cui un riconoscimento dell'Accademia italiana della Cucina del 1965 con il quale il Tiramisù era stato riconosciuto «Piatto d'Oro».
Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 07:26
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tolmezzo? Treviso? La goriziana Pieris?
A chi debba spettare la primogenitura del dolce al cucchiaio tanto amato nel mondo non è dato ancora a sapersi e forse mai sarà stabilita come nelle migliori trame delle spy story. Nel frattempo però dal capoluogo della Carnia si sono messi i ferri in acqua - pardon i savoiardi in teglia - per provare a decretare ufficialmente, a colpi di crema, caffè e cacao, quale sia la ricetta ed il preparato in assoluto il più buono al mondo. L'amministrazione comunale di Tolmezzo - patria di Norma Pielli, colei che assieme al marito Beppino Del Fabbro gestori del ristorante «Roma» rivendica dalla metà degli anni '50 l'invenzione della ricetta del vero Tiramisù - ha preso nei giorni scorsi una delibera di giunta per far partire la macchina organizzativa dell'indizione di un concorso ad hoc attraverso il quale far confrontare i pasticcieri, i ristoratori e i presunti padri della ricetta originale. Un tentativo più allargato rispetto a quello promosso lo scorso anno nella vicina comunità di Villa Santina dove di fronte c'erano una serie di pasticcieri locali.
«Pensiamo di potercela fare per il prossimo mese di novembre - spiegano il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo e l'assessore alle attività produttive, Michele Mizzaro - abbiamo inoltrato richiesta di contributo alla Regione e ci siamo già attivati contattando i diretti interessati tramite i rispettivi Municipi di riferimento».
Ossia Treviso per lo storico «Alle Beccherie» (ma nel duello erano comparsi i nomi anche de «Al Fogher» e «El Toulà»), quindi San Canzian d'Isonzo per il «Vetturino» di Pieris e poi da ultima Gemona del Friuli che il prossimo 24 maggio tenterà il Guinness Word Record per il Tiramisù più grande al mondo con una due giorni durante la quale si punterà a raggiungere le 2 tonnellate di dolce cercando di spodestare gli attuali detentori del record di Cassino (1.555 chili). «Abbiamo pensato ad un concorso nel quale un'apposita giuria, formata anche da cuochi professionisti, attribuirà il premio "I tiramisù più buono del mondo" - spiegano ancora gli amministratori tolmezzini - cercheremo la sponda regionale per ottenere un finanziamento e contiamo di riuscire a promuovere un evento che dia lustro alla nostra città e alla storia di questo prelibato dolce non per rinfocolare polemiche ma per promuovere un contenitore dove i vari chef possano dare il meglio di loro stessi».
Non ci sono invece notizie sulla battaglia legale a colpi di carte bollate, dopo che la regione del Veneto con il suo governatore Luca Zaia aveva annunciato proprio nel 2013 il via alla richiesta di registrazione della ricetta trevigiana quale Specialità tradizionale garantita, ricevendo però in risposta da Tolmezzo una contro istruttoria della famiglia Del Fabbro che tramite il proprio avvocato aveva iniziato a raccogliere tutta una serie di documentazioni, tra cui un riconoscimento dell'Accademia italiana della Cucina del 1965 con il quale il Tiramisù era stato riconosciuto «Piatto d'Oro».
