Anziana inferma trovata nel letto
sommersa dai rifiuti e dagli insetti

Martedì 4 Marzo 2014
Il luogo dov'è stata ritrovata l'anziana
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BASILIANO - Inferma, a letto, in stato di incoscienza, circondata da escrementi e due metri di rifiuti ammucchiati in casa.



Analogo al caso della donna chiusa in casa a Napoli da anni, i vigili del fuoco hanno trovato un'anziana di 76 anni, sola, in un'abitazione di Basiliano (Udine) di cui è proprietaria insieme con il marito, di sette anni più giovane. Non è ancora chiaro se l'uomo vivesse nella stessa casa o no. L'anziana ha piaghe da decubito multiple e perforanti ed è stata portata in ospedale.



Per entrare nell'abitazione, i vigili del fuoco hanno dovuto sfondare la porta d'ingresso e indossare un autorespiratore a causa dei cattivi odori. L'abitazione non era servita né di acqua né di gas. La Procura, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per abbandono di incapace, sta aspettando il parere dei medici sulle condizioni di salute della donna per poterla interrogare. I vicini di casa, sono stati invece già ascoltati dai carabinieri. Secondo quanto si è appreso, non si sarebbero accorti di nulla ed avrebbero riferito di non vedere alcuno entrare e uscire da quella casa da cinque anni, ad esclusione del marito della donna, di rado.



Una situazione da film horror, raccapricciante è stata quella cui si sono trovati davanti i vigili del fuoco intervenuti nell'abitazione dell'anziana.
La donna, inferma a letto, era stata assalita da insetti, attirati dalla presenza di escrementi e rifiuti. L'intervento è avvenuto, secondo quanto si è appreso, intorno alle 4.20 del 22 febbraio scorso, in seguito a una richiesta telefonica di soccorso al 118 fatta presumibilmente dal marito dell'anziana, anche lui affetto da un'invalidità.




«Non sono persone indigenti, solo molto chiuse e riservate. In paese non parlavano con nessuno e non volevano far entrare in casa nessuno». Così il sindaco di Basiliano (Udine), Roberto Micelli, descrive l'anziana trovata in condizioni raccapriccianti nella sua abitazione sommersa di rifiuti e suo marito. «Avevamo già fatto un intervento coercitivo, circa 4 anni fa, per smaltire un accumulo di rifiuti che avevano all'interno del cortile della loro abitazione - racconta Micelli - Non volevano far entrare nessuno ma non sono persone indigenti - ha ribadito - Alla fine avevano pagato loro stessi l'intervento» di rimozione dei rifiuti. Poi «il problema sembrava risolto: rifiuti in giardino non se n'erano più visti». Sempre secondo il racconto del sindaco, il marito della donna si presentava dall' assistente sociale e dal medico di base pulito e vestito in maniera dignitosa. La moglie, invece, parlava con l'assistente sociale al telefono. "Nessuno avrebbe immaginato quello che è stato scoperto. È una vicenda incredibile. Agghiacciante», ha concluso.
Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 19:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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