PORDENONE - E' considerato il patriarca del vino friulano, che ha iniziato a curare negli anni Trenta del Novecento, conducendo un'azienda famigliare tra il Collio e i Colli Orientali, sulla quale ha investito dagli anni Cinquanta arrivando a produrre nei suoi 155 ettari di vigneto una media di 800mila bottiglie all'anno, apprezzate in tutto il mondo.
L'1 settembre scorso, Livio Felluga ha compiuto 100 anni e per festeggiare l'importante compleanno, assieme alla famiglia, ha deciso di regalarsi e regalare agli amanti del vino un progetto artistico/architettonico tra le vigne di Corno di Rosazzo, affidato al designer e urbanistica magiaro-francese Yona Friedman e all'artista contemporaneeo francese Jean-Baptiste Decabèle, inaugurando ieri il Vigne Museum, sotto la tutela culturale di RAM radioartemobile.
Un'opera permanente, omaggio alla tradizione e alla cultura di un mestiere antico che ha caratterizzato il territorio e lo ha reso famoso a livello internazionale. Un'opera composta da figure geometriche - triangoli, cubi e dodecaedri - le cui strutture leggere sono pronte ad accogliere le future vigne, che cresceranno in un ideale abbraccio tra l'opera dell'uomo e della natura.
Ultimo aggiornamento: 17:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'1 settembre scorso, Livio Felluga ha compiuto 100 anni e per festeggiare l'importante compleanno, assieme alla famiglia, ha deciso di regalarsi e regalare agli amanti del vino un progetto artistico/architettonico tra le vigne di Corno di Rosazzo, affidato al designer e urbanistica magiaro-francese Yona Friedman e all'artista contemporaneeo francese Jean-Baptiste Decabèle, inaugurando ieri il Vigne Museum, sotto la tutela culturale di RAM radioartemobile.
Un'opera permanente, omaggio alla tradizione e alla cultura di un mestiere antico che ha caratterizzato il territorio e lo ha reso famoso a livello internazionale. Un'opera composta da figure geometriche - triangoli, cubi e dodecaedri - le cui strutture leggere sono pronte ad accogliere le future vigne, che cresceranno in un ideale abbraccio tra l'opera dell'uomo e della natura.