Fincantieri: patto con Carnival
per sbarcare in Cina

Sabato 22 Novembre 2014 di Elisabetta Batic
Fincantieri: patto con Carnival per sbarcare in Cina
TRIESTE - Fincantieri scommette sulla crocieristica cinese.

Due memorandum d’intesa sono stati firmati dal gruppo cantieristico navale rispettivamente con Carnival Corporation (la più grande compagnia crocieristica al mondo) e con China Cssc Holdings Limited (il maggior conglomerato cinese di settore) che opera in diversi comparti della cantieristica. La Cina potrebbe infatti contare 4,5 milioni di passeggeri entro il 2020 ed è possibile che grazie a questo trend diventi il primo mercato crocieristico al mondo. Gli accordi aprono dunque ad una collaborazione trilaterale senza precedenti per la realizzazione delle prime navi da crociera mai costruite in Cina. Fincantieri lavorerà per Cssc per sviluppare la capacità cantieristica della Cina nel comparto crocieristico fornendo servizi specialistici e componentistica a supporto dei cantieri di Cssc. Carnival, invece, lavorando con Cssc e Fincantieri contribuirà a creare una vision, la definizione e le specifiche per le navi che saranno costruite in Cina. Il ministero cinese dei Trasporti prevede infatti che quello cinese sarà il secondo mercato crocieristico al mondo, nei prossimi anni, dopo gli Stati Uniti. «Questo nuovo accordo con Fincantieri – ha dichiarato Arnold Donald, amministratore delegato di Carnival Corporation – ci dà l’opportunità di lavorare con il nostro partner di lunga data per esplorare una joint venture che potrebbe cambiare per sempre il panorama delle costruzioni navali in Cina». «Abbiamo lavorato approfonditamente – ha aggiunto – per comprendere le ambizioni cinesi nel comparto crocieristico e oggi collaboriamo con due dei maggiori costruttori al mondo, Fincantieri e Cssc, per creare una realtà di primo piano che acceleri, negli anni a venire, la crescita e la domanda nelle crociere in Cina».

L’ad di Fincantieri, dal canto suo parla di «determinazione nel proseguire una strategia che affermi Fincantieri sempre più come un player globale e di riferimento nel settore con una presenza forte in tutti quei mercati che assicurano un futuro nel nostro business».

Dal Friuli Venezia Giulia il segretario regionale della Cgil Franco Belci torna alla carica rinnovando l’invito al gruppo navale a sottoscrivere il nuovo protocollo sulla legalità negli appalti «sollecitato anche dal Prefetto di Gorizia». Rivolgendosi a Bono, Belci non risparmia le critiche «riteniamo il suo rifiuto doppiamente grave, non solo perchè minimizza il rischio di infiltrazioni criminali ma anche per il ruolo di presidente di Confindustria Fvg con la quale non ci siederemo ad alcun tavolo, aziendale o istituzionale finchè Fincantieri non riaprirà il confronto sul protocollo». È da tempo che il sindacato denuncia una “frattura” tra l’azienda, in espansione, ed una diffusione di illegalità che allo stabilimento di Monfalcone (Gorizia) riguarda le buste paga delle ditte in appalto che non corrispondono quasi mai alle ore effettuate, lavoratori che rimangono in cantiere per 48 ore di fila oltre ad aziende create all’estero per lavorare in Italia ma prive di sede legale.
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