TRIESTE - La Procura della Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia ha depositato una citazione nei confronti di un dipendente dell'Azienda speciale "Trieste Benzina Agevolata" della Camera di Commercio "per minori versamenti degli incassi da emissione e vendita" delle tessere regionali della benzina per gli anni 2012-2013.
Anzichè finire nelle casse dell'erario, ben 124 mila euro sono finiti nelle tasche dell'uomo il cui nome e cognome sono coperti da segreto istruttorio.
La notizia è contenuta nella relazione del Procuratore capo della Corte dei Conti Tiziana Spedicato in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015.
Un invito a dedurre è stato notificato, poi, al legale rappresentante e ad un amministratore di un'associazione sportiva triestina in relazione "alla mala gestio di contributi complessivamente pari a 540 mila euro concessi dalla Regione Fvg, dal Comune, dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Trieste per l'organizzazione di un evento sportivo, realizzato, invece, da una società di capitali che non avrebbe potuto essere ammessa alle risorse pubbliche e che aveva, quale amministratore delegato, colui che appariva, senza esserlo nemmeno formalmente, legale rappresentante dell'associazione e che presentava rendiconti non veritieri e fatture false".
L'istruttoria sarà definita nel 2015.
Ultimo aggiornamento: 20:29
Anzichè finire nelle casse dell'erario, ben 124 mila euro sono finiti nelle tasche dell'uomo il cui nome e cognome sono coperti da segreto istruttorio.
La notizia è contenuta nella relazione del Procuratore capo della Corte dei Conti Tiziana Spedicato in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015.
Un invito a dedurre è stato notificato, poi, al legale rappresentante e ad un amministratore di un'associazione sportiva triestina in relazione "alla mala gestio di contributi complessivamente pari a 540 mila euro concessi dalla Regione Fvg, dal Comune, dalla Camera di Commercio e dalla Provincia di Trieste per l'organizzazione di un evento sportivo, realizzato, invece, da una società di capitali che non avrebbe potuto essere ammessa alle risorse pubbliche e che aveva, quale amministratore delegato, colui che appariva, senza esserlo nemmeno formalmente, legale rappresentante dell'associazione e che presentava rendiconti non veritieri e fatture false".
L'istruttoria sarà definita nel 2015.
