La Green Lab nel mirino della Corte
dei Conti: «Regione tratta in inganno»

Venerdì 17 Aprile 2015 di Elisabetta Batic
La Green Lab nel mirino della Corte dei Conti: «Regione tratta in inganno»
TRIESTE - Ammonta a 84.500 euro il danno erariale che la Procura della Corte dei Conti imputa alla società Green Lab e nel dettaglio ai vertici della stessa: il legale rappresentante Fabio Palmieri di Bolzano, Michele Colonna residente a Trieste e Alfonso Carlo Antonio Russi di Perugia. A questi tre signori il Procuratore regionale Tiziana Spedicato chiede di risarcire al ministero dell'Economia 49 mila e 855 euro, alla Regione 17 e 745 euro e 16 mila e 900 euro all'Unione Europea.



In sostanza, secondo l'accusa, la società (che si occupa di ricerca industriale e innovazione), già con sede all'Area scientifica e tecnologica di Padriciano e ora a Bolzano, avrebbe ottenuto un finanziamento pubblico per un progetto di ricerca applicata mai realizzato inerente l'individuazione di specie autoctone per la realizzazione di coperture a verde estensivo.



La Procura contabile ritiene "non sussistenti" le condizioni per la concessione ed erogazione del finanziamento ricevuto e, nell'atto di citazione in giudizio, sottolinea che "per tutto il tempo del rapporto concessorio con la Regione Fvg, Green Lab non aveva, se non formalmente e nemmeno per tutto il periodo, una sede operativa nel territorio regionale".



E sempre secondo l'accusa, Green Lab avrebbe affidato la realizzazione integrale del progetto alla società Demetra di Perugia, attraverso una commessa di ricerca, per ottenere una valutazione più elevata ai fini della contribuzione.



L’avvocato Giovanna Pappalardo ha chiesto la prescrizione, perché i fatti risalgono al 2008 e la Regione ha avuto cinque anni per verificare.
Ultimo aggiornamento: 12:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA