Fincantieri, cancelli riaperti: tornano
al lavoro 3.000 operai. Squinzi:
«Colpa della cultura antimpresa»

Martedì 7 Luglio 2015
Fincantieri, cancelli riaperti: tornano al lavoro 3.000 operai. Squinzi: «Colpa della cultura antimpresa»
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TRIESTE - Si sono riaperti alle ore 6 i cancelli dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone (Gorizia), per accogliere il primo turno degli operai, tornati al lavoro dopo lo stop di una settimana per il sequestro di alcune aree da parte della magistratura di Gorizia. In tutto hanno varcato i cancelli circa 3.000 persone, tra addetti del primo turno, lavoratori giornalieri, impiegati e dipendenti delle ditte esterne, su un totale di circa 5.000.



Al cantiere monfalconese in mattinata è attesa anche una visita del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che ha in programma incontri con i vertici regionali dell'associazione degli industriali. «Dovevo rendermi conto di persona di questa vicenda che ho trovato assolutamente aberrante ma che mi sembra stia avviandosi verso una soluzione positiva». Lo ha detto Squinzi, incontrando a Ronchi dei Legionari i vertici delle associazioni del Friuli Venezia Giulia e di Fincantieri. «Dobbiamo dare atto al Governo - ha proseguito Squinzi - che è intervenuto con una rapidità assolutamente inconsueta. Purtroppo questa è l'Italia: la complicazione normativo-burocratica del Paese - ha concluso - apre lo spazio a questo tipo di comportamenti
».



«Vicende come quelle di Fincantieri sono un'espressione perversa di una cultura antimpresa preoccupante che dura da 20-30 anni. Contro questa cultura - ha proseguito Squinzi - ci stiamo battendo con tutte le energie. Il Governo ci sta dando un supporto con provvedimenti importanti. Ma il ritardo accumulato è stato drammatico, per cui servirà tempo e determinazione».
Ultimo aggiornamento: 12:15