Trixie, l'incubo dei pusher: talmente
brava che gli agenti se la contendono

Martedì 1 Dicembre 2015 di Paolo Calia
Trixie, l'incubo dei pusher: talmente brava che gli agenti se la contendono
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TREVISO - Quando la vedono, i piccoli spacciatori gettano per terra le dosi nascoste in tasca o cucite dentro i vestiti: sanno perfettamente di non avere scampo. E la cosa si è puntualmente ripetuta giovedì scorso nell'operazione antidroga condotta in Riviera Margherita. Ma liberarsi all'ultimo secondo dei grammi tenuti in tasca e pronti alla vendita equivale a una confessione.

Il fiuto di Trixie, il cane antidroga della polizia locale, è ormai diventato una piccola leggenda. Non le scappa niente. In pochi mesi il pastore tedesco "Grigione" arruolato a maggio si è dimostrato un ottimo investimento. È talmente bravo che le altre forze dell'ordine hanno cominciato a chiederlo in prestito per le loro operazioni: in lista d'attesa ci sono carabinieri e polizia.

In fin dei conti, tolti i due cani utilizzati dalla Finanza in aeroporto, lei è l'unico "naso" antidroga disponibile in città. E non è finita qui: al momento è infallibile nel trovare quantitativi anche minimi di ogni tipo di stupefacente, ma entro breve verrà addestrata a bloccare i malviventi.

Trixie la vita del poliziotto ce l'ha nel sangue. Proviene da un allevamento austriaco. È figlia di due campioni, entrambi cani poliziotto. E un fratellino della sua cucciolata sta mietendo successi con la polizia slovena. A Treviso è arrivata grazie all'occhio lungo di un addestratore cinofilo in forza alla polizia locale di Padova e incaricato da Ca’ Sugana a trovare il cane giusto. Ad aprile, alla centrale di via Castello d'Amore, sono stati portati due cuccioli: Trixie e un altro maschietto della stessa cucciolata. Davanti ai due cagnetti, più incuriositi che spaventati, una commissione formata dal vicecomandante Roberto Mazzon, dall'addestratore e dal vigile destinato a diventare conduttore. La scelta è stata semplice: Trixie ha conquistato tutti con la sua vivacità. Aveva 9 mesi. Per lei è iniziata una routine fatta di gioco, addestramento e vita familiare. Quando non è in servizio vive con il suo conduttore. Il suo ufficio è un canile costruito al comando. "Poliziotta" a tutti gli effetti.
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