TREVISO - Un giorno intero di pioggia e il passaggio del Giro d’Italia non fermano la fiera "Quattro passi", che si è chiusa ieri al Sant’Artemio con numeri record: 70mila visitatori in due weekend e un saldo positivo di 8mila rispetto ai dati, pur brillanti, dello scorso anno. Il parco della Provincia è stato letteralmente preso d’assalto per visitare gli stand del commercio equo e solidale. Un assalto non indolore per i residenti delle vicine vie Cal di Breda e Ghirlanda, che hanno trovato auto ovunque: nei cortili, davanti ai garage o ai passi carrai, dato che il parcheggio del Sant’Artemio ha ben presto esaurito la sua disponibilità di posti.
«È inaccettabile -raccontano- che la gente faccia quello che vuole. Siamo rimasti sequestrati in casa per ore: non si poteva né uscire, né entrare. Abbiamo tempestato il centralino della polizia locale di chiamate e non ci ha risposto nessuno. Se festa dev’essere, che non penalizzi i residenti». Al netto delle polemiche, però, la fiera ha catalizzato le attenzioni dei trevigiani sulle qualità del commercio equo e solidale, che non è più appannaggio di una nicchia di produttori e consumatori, ma si è imposto come modello alternativo all’economia tradizionale.
Ultimo aggiornamento: 17:52
«È inaccettabile -raccontano- che la gente faccia quello che vuole. Siamo rimasti sequestrati in casa per ore: non si poteva né uscire, né entrare. Abbiamo tempestato il centralino della polizia locale di chiamate e non ci ha risposto nessuno. Se festa dev’essere, che non penalizzi i residenti». Al netto delle polemiche, però, la fiera ha catalizzato le attenzioni dei trevigiani sulle qualità del commercio equo e solidale, che non è più appannaggio di una nicchia di produttori e consumatori, ma si è imposto come modello alternativo all’economia tradizionale.
