«Un giorno per mio figlio malato»
Negata la licenza al soldato papà

Martedì 24 Novembre 2015 di Mauro Favaro
«Un giorno per mio figlio malato» Negata la licenza al soldato papà
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TREVISO - Veleni e denunce alla Cadorin. Alla caserma di Monigo che ospita il 33. Reggimento di guerra elettronica negli ultimi sei mesi dodici soldati del battaglione Falzarego, tutti tra i 25 e i 35 anni, si sono rivolti a Laura Presot, avvocato di Pordenone, per presunti atti di mobbing all'interno della caserma che si affaccia sulla strada Feltrina. E nei giorni scorsi uno di questi ha anche presentato una denuncia alla procura militare di Verona contro il comandante. Le indagini sono in corso e per il momento non è stato contestato alcun reato.



Questo, però, non sarebbe che la punta dell'iceberg di un clima piuttosto pesante all'interno della Cadorin. Gli altri undici soldati, nove graduati e due sottufficiali, si sono rivolti al legale per ricorrere contro una serie di provvedimenti disciplinari che possono portare al semplice rimprovero o a una consegna. Secondo loro del tutto ingiustificati. L'ultimo episodio controverso è accaduto proprio ieri mattina. Un soldato avrebbe chiesto un giorno di licenza per assistere il figlio con la febbre alta dato che la moglie era impegnata. I superiori, però, non solo non gli avrebbero concesso il giorno, ma l'avrebbero pure costretto a presentarsi in caserma con il bambino per dimostrare che quest'ultimo aveva realmente la febbre.
Ultimo aggiornamento: 18:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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