TREVISO (6 gennaio) - Si accasciato improvvisamente al suolo mentre stava raccogliendo della legna in un bosco assieme ai genitori. Un malore improvviso e mortale che ha stroncato la vita al tredicenne Filippo Favero oggi a Monfumo, in provincia di Treviso, davanti agli occhi della madre e del padre.
Il primo a provare a soccorrere il ragazzo è stato il papà, infermiere professionale, mentre gli altri familiari chiamavano il Suem di Crespano. Purtroppo, i medici giunti sul posto hanno potuto solo constatare la morte del ragazzino.
La tragedia si è consumata poco dopo le 15 a poche centinaia di metri dalla casa dove il giovane viveva con i genitori, papà infermiere e mamma casalinga, e un fratello poco più grande. La piccola vittima frequentava la terza media in un paese vicino. Il magistrato ha disposto l'esame autoptico per stabilire le cause del decesso.
Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 19:04
Il primo a provare a soccorrere il ragazzo è stato il papà, infermiere professionale, mentre gli altri familiari chiamavano il Suem di Crespano. Purtroppo, i medici giunti sul posto hanno potuto solo constatare la morte del ragazzino.
La tragedia si è consumata poco dopo le 15 a poche centinaia di metri dalla casa dove il giovane viveva con i genitori, papà infermiere e mamma casalinga, e un fratello poco più grande. La piccola vittima frequentava la terza media in un paese vicino. Il magistrato ha disposto l'esame autoptico per stabilire le cause del decesso.