Ecco il primo impianto al mondo
che ricicla pannolini e assorbenti

Mercoledì 25 Marzo 2015
Ecco il primo impianto al mondo che ricicla pannolini e assorbenti
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SILEA - A pieno regime potrà trattare ottomila tonnellate all'anno di pannolini per bambini, pannoloni e assorbenti igienici. L'intera «produzione» di 800mila persone. E ne ricaverà quasi 2.800 tonnellate di cellulosa e 1.200 di plastica, portando così la raccolta differenziata al livello record del 90%. Quello inaugurato ieri da Contarina, nella sua sede a Lovadina di Spresiano, è un impianto all'avanguardia: uno dei pochissimi al mondo in grado di «lavorare» questa particolare tipologia di rifiuto su larga scala, sterilizzarla e separare i materiali da riciclare.

Frutto di un progetto sperimentale europeo, a cui ha collaborato anche Fater (l'azienda produttrice di Pampers, Lines e Tampax), sarà operativo entro una quindicina di giorni. «È un ulteriore passo in avanti nella sfida che ci siamo posti di riciclare anche il non-riciclabile», sottolinea il presidente di Contarina, Franco Zanata.

E il (finora) non riciclabile di questo genere abbonda: «Su 50 chilogrammi di rifiuto secco pro capite, i pannolini e simili rappresentano il 27% del totale - conferma il direttore Michele Rasera -. Moltiplicato per il numero di abitanti del nostro bacino, ne deriva un grosso serbatoio di materie prime che invece di essere bruciate o interrate in discarica, potrebbero essere riconvertite nel ciclo produttivo». Nei cinquanta comuni serviti, chi ha bambini piccoli e familiari con problemi di incontinenza può richiedere degli appositi contenitori per smaltire questi scarti. L'impianto ora verrà sottoposto ad una sorta di rodaggio con un volume di 1.500 tonnellate annue: già questo, secondo i calcoli dell'azienda, consentirà di risparmiare 1.950 metri cubi di materiali in discarica e di ridurre di 618mila chili all'anno le emissioni di CO2. Poi se tutto funzionerà, come previsto, si aumenteranno via via i flussi.

«Spero che nella nuova legge in materia si tenga conto di queste virtuosità - commenta il presidente della Provincia, Leonardo Muraro -, diminuendo il costo della raccolta rifiuti per i trevigiani che non sono come i cittadini della Campania, dove ci sono i cumuli di immondizia in mezzo alla strada o si mandano migliaia di tonnellate in Germania».

La ricerca di Contarina, intanto, non si ferma. Prossimo obiettivo, ristrutturare la linea di trattamento del «secco» per riuscire a recuperare e avviare al riciclo quelle parti in carta o plastica che, ad oggi, ancora finiscono nei bidoni del secco.
Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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