TREVISO - L'avvio dell'accoglienza diffusa dei profughi, a piccoli gruppi, potrebbe partire dalle canoniche. C'è anche questa tra le carte che il prefetto Laura Lega è pronta a mettere sul tavolo per allentare la tensione svuotando almeno in parte la caserma Serena, "l'hub provinciale" che sarebbe dovuto essere temporaneo ma che via via è arrivato a ospitare quasi 400 immigrati. I sindaci di Treviso e Casier chiedono a gran voce l'avvio della seconda fase: quella dell'accoglienza capillare. Ma i loro colleghi tengono chiuse le porte. Qualche privato ha dato la propria disponibilità, come nel caso di Santa Lucia. Però non basta. Così si fa avanti ancora una volta la Chiesa.
La Caritas di Treviso sta verificando la disponibilità di altri edifici. A partire appunto dalle canoniche. Alcuni accordi sono già stati chiusi. In prima linea c'è quella di Povegliano. «Ci siamo impegnati con la Prefettura a ospitare un gruppo di profughi da settembre -è la comunicazione che il parroco don Giovanni Kirschner ha inviato in municipio- il tutto in collaborazione con la Caritas Tarvisina».
Ultimo aggiornamento: 19:40
La Caritas di Treviso sta verificando la disponibilità di altri edifici. A partire appunto dalle canoniche. Alcuni accordi sono già stati chiusi. In prima linea c'è quella di Povegliano. «Ci siamo impegnati con la Prefettura a ospitare un gruppo di profughi da settembre -è la comunicazione che il parroco don Giovanni Kirschner ha inviato in municipio- il tutto in collaborazione con la Caritas Tarvisina».