"Suoni di Marca": stand gastronomici
con i prezzi di un ristorante

TREVISO - A Suoni di Marca si leccano davvero i baffi. Perchè quel saporitissimo "itinerario nel gusto" ideato per accompagnare il festival musicale tra le mura è un vero e proprio trionfo. Del cibo. Ma soprattutto dei prezzi. Che non stupirebbero nessuno al ristorante, tra piatti di ceramica, bicchieri di vetro, posate in acciaio e servizio del cameriere, ma di certo sorprendono in un contesto all’aperto, tra panchette sotto gli alberi, con piatti, posate e bicchieri di plastica, e servizio "a carico" del visitatore, che a fine cena spazza via il tavolo e ordinatamente getta tutto nella spazzatura, con giusto sguardo al riciclo: bottigliette di plastica qui, posate e piatti di là, umido in quel bidone lì, carta in quello là.



Girovangando nelle serate dei concerti, abbiamo assaggiato un delizioso piattino di fritturina mista accompagnato da due linguette di polenta bianca: 10 euro. Abbiamo pure osato il crudo, sedotti dal "richiamo" delle ostriche: due euro e mezzo l’una, come al ristorante. E come resistere alla coloratissima paella valenciana che troneggia nelle gigantesche padelle dello stand spagnolo? 10 euro anche qui. Un gelatino? Due gusti 3 euro, con una bella meringhetta a mo' di ciliegina che sembra "giustificare" quei 50 centesimi in più di un cono equivalente in gelateria. Gran finale con un gin tonic, sempre in bicchierone di plastica. 10 euro. Ma il gin è superspeciale, giurano le "cocktail girls". E visto il costo, meglio crederci.