PAESE - «Dall'incontro di oggi non è emerso nulla, sappiamo che se domani mattina ci sarà una traccia la macchina si rimetterà in moto però dobbiamo accettare che in questo momento sia tutto fermo. Ringraziamo chi si è adoperato per le ricerche. Speriamo ci siano nuove tracce».
A parlare, in un misto di rassegnazione e speranza, è Piefrancesco Cendron, il padre di Marianna, la 20enne di Paese scomparsa nel nulla il 27 febbraio 2013.
Lui e la moglie Emilia hanno partecipato al vertice che si è svolto in Prefettura dedicato a fare il punto della situazione sulla loro figlia adottiva, sparita ormai da oltre due anni e di cui non si hanno più notizie.
La sensazione è di una situazione di completa stasi su tutti i fronti: dopo i presunti avvistamenti a Conegliano di alcuni mesi fa non si sono più verificate segnalazioni e anche le indagini sembrano essersi arenate. Inutili le ispezioni svolte nelle cave tra Paese e Castelfranco: si cercavano tracce di oggetti riconducibili a Mary ma nulla è stato trovato. Le ricerche quindi sono di fatto congelate, in attesa di una possibile svolta, un segno, un appiglio investigativo. «Se qualcuno le somiglia comunicatelo - dice Pierfrancesco - in questo momento la gente è la sola nostra speranza».