«Sono malata e presto morirò»: tenta
il suicidio in bicicletta sulla tangenziale

Domenica 13 Maggio 2012 di Valeria Lipparini
La tangenziale di Treviso all'altezza di San Lazzaro (Photo Journalist)
TREVISO - Ha scoperto di essere malata. E di avere poche speranze di vita. Una terribile verit che l’ha gettata nella disperazione. E, pian piano, si insinuata in lei la voglia di farla finita. Ha cos percorso la tangenziale, in piena notte, contromano. In sella alla sua bicicletta. Ma è stata salvata da un agente delle Volanti della polizia.



La brutta avventura, con lieto fine, ha visto come protagonista una ucraina cinquantenne, regolare in Italia, badante. Schiacciata dal peso della malattia e dalla solitudine, in quanto il marito è rimasto nel paese di origine, aveva deciso di chiudere i conti con una vita difficile.



Arrivata in Italia per lavorare, era approdata a Treviso, dove risiede da alcuni anni, per fare la badante e inviare un po’ di soldi a casa. Poi, il male. E l’idea di non farcela ad andare avanti. La donna ha così architettato un piano preciso per uccidersi, che ha preso forma la notte tra giovedì e venerdì. Alle 3.15, quando fuori era buio pesto, ha inforcato la bicicletta e ha percorso contromano la tangenziale che da Paese arriva a Treviso. Nella folle speranza di essere travolta da un’automobile. Invece, l’impatto non c’è stato.



Sul posto è giunta una Volante, allertata dagli automobilisti. Gli agenti, di turno la notte scorsa, hanno rintracciato la ciclista sulla Noalese, all’altezza dello svincolo per l’aeroporto. Hanno fermato l’auto, accendendo i lampeggianti per segnalare la propria presenza ed evitare incidenti, quindi un agente si è lanciato al salvataggio, saltando la carreggiata per placcare la donna, a sprezzo del pericolo e mettendo a repentaglio la propria vita.



Quell’agente è riuscito a salvarla. L’ha agguantata ed è carambolato con lei sull’asfalto. Per questo intervento, è stato proposto per un encomio dalla dirigente delle Volanti.



L’ucraina, nel frattempo è stata ricoverata in ospedale, dove le sono state prestate le prime cure mediche. E, forse, da questa tragica avventura potrebbero giungerle buone notizie: i medici stanno accertando il suo reale stato di salute e potrebbe profilarsi l’ipotesi che la malattia creduta mortale non sia così terribile come aveva ipotizzato la povera ucraina.
Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 14:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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