TREVISO - La foto è raccapricciante: un gatto ucciso crocifisso su due pezzi di legno. Con un laccio stretto sulla pancia, il sangue al naso e le zampe inchiodate sulla croce tenuta in mano da un ragazzo di colore, circondato da tre amici.
L'immagine gira su internet da qualche tempo. E domenica è stata vista da Leonardo Muraro, presidente leghista della Provincia, che non c'ha pensato due volte: l'ha pubblicata sulla sua pagina Facebook. «Di fronte a queste immagini non si può non pensare a cosa potrebbe portare l'immigrazione incontrollata figlia delle politiche di Monti e Letta - rincara la dose Muraro - Oltre alle barbarie sull'animale, questi hanno offeso la nostra religione. Mettendo il gatto morto nella stessa posa di Gesù Cristo l'hanno vilipesa. Una cosa incivile, che non è accettabile». La foto in questione, però, non sarebbe stata scattata nei dintorni di Ragusa ma, come indicano alcuni siti web, nel 2011 in un villaggio del Ghana.
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Ultimo aggiornamento: 18:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'immagine gira su internet da qualche tempo. E domenica è stata vista da Leonardo Muraro, presidente leghista della Provincia, che non c'ha pensato due volte: l'ha pubblicata sulla sua pagina Facebook. «Di fronte a queste immagini non si può non pensare a cosa potrebbe portare l'immigrazione incontrollata figlia delle politiche di Monti e Letta - rincara la dose Muraro - Oltre alle barbarie sull'animale, questi hanno offeso la nostra religione. Mettendo il gatto morto nella stessa posa di Gesù Cristo l'hanno vilipesa. Una cosa incivile, che non è accettabile». La foto in questione, però, non sarebbe stata scattata nei dintorni di Ragusa ma, come indicano alcuni siti web, nel 2011 in un villaggio del Ghana.
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