Cane ucciso dalla leptospirosi
Scatta l'allarme di sindaco e Usl

Domenica 2 Agosto 2015
Cane ucciso dalla leptospirosi Scatta l'allarme di sindaco e Usl
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CASTELLO DI GODEGO - La leptospirosi uccide un cane: scatta l’allarme. E il sindaco di Godego Pierantonio Nicoletti corre ai ripari firmando un'ordinanza urgente per tutelare la salute dei cittadini.

«Al momento pare un caso isolato, ma se si ripeteranno dovremo prendere altri e più drastici provvedimenti», spiega il primo cittadino.

Tutto è partito da un episodio che si è verificato il via Postumia a Castello di Godego qualche giorno fa. Un residente ha trovato il cane, regolarmente denunciato e con microchip, morto. Diligentemente il cittadino ha denunciato la morte al servizio veterinario dell'Uls 8 che ha effettuato prelievi, controlli ed analisi per stabilire le cause della morte. Un'attività di routine, quando non si conosce perché un animale sano fino a qualche giorno prima poi all'improvviso muore. Ma il risultato delle analisi ha innescato la preoccupazione. È infatti risultato che il cane, identificato e di proprietà del residente godigese, era stato ucciso dalla leptospirosi.

La diagnosi ha allarmato i servizi veterinari dell’Usl 8 che hanno proposto al proprietario di adottare misure per non far propagare il pericoloso e contagioso virus che viene trasmesso dai cani che a loro volta hanno contratto l’infezione dai ratti. L’Usl ha poi avvertito il Comune di Godego e, in particolare, sindaco quale responsabile della salute pubblica. L'Uls 8 ha poi ordinato la derattizzazione dei ricoveri del cane e dei luoghi infetti, ma anche la pulizia e ripetute disinfestazioni dei luoghi infetti con prodotti a base di cloro. Ha poi raccomandato a tutti i godigesi l’igiene delle mani (in particolare al proprietario del cane e ai suoi familiari, ma anche ai vicini), ma anche la rimozione dei residui di cibo somministrato alle galline.

Il sindaco Nicoletti ha immediatamente firmato un'ordinanza per rendere subito esecutive queste disposizioni (per chi non le rispetta scatta una multa). «Questa ordinanza è per questo caso specifico - spiega Nicoletti - che speriamo rimanga tale. Se dovessero verificarsi altri casi, la situazione dovrà essere presa in mano a livello comprensoriale».
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