Botte e insulti alla moglie perché la casa
non era in ordine. E figli e vicini tacevano

Venerdì 15 Giugno 2012 di Nicola Cendron
Per non farla parlare lui l'ha perfino accompagnata in ospedale (archivio)
TREVISO - Sono caduta dalle scale, aveva detto ai medici che l'avevano visitata qualche mese fa quando si era presentata al pronto soccorso con lividi ovunque e alcune costole incrinate. Lei, una 64enne di Vittorio Veneto, non poteva dire la verit: il vero responsabile di quelle lesioni, il marito, era con lei in ospedale.



L'aveva accompagnata fin lì, voleva essere certo che la moglie non parlasse. La misura però ormai era colma: mercoledì, dopo l'ennesimo pestaggio subito, la donna ha denunciato il suo aguzzino che ora è in carcere. A finire in cella un operaio vittoriese di 59 anni. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. I carabinieri hanno documentato come l'uomo abbia più volte picchiato ferocemente, e in più occasioni la moglie, una 64enne che così è uscita da una sorta di incubo che durava da mesi, forse alcuni anni. La donna, vittima da tempo della depressione che le rendeva difficile fare i più semplici lavori domestici («si sentiva una nullità, voleva tentare il suicidio» dicono gli investigatori), era già stata malmenata violentemente a marzo. In quell'occasione riportò la frattura di alcune costole (raccontando appunto di «essere caduta dalle scale»): solo la punta di un iceberg fatto di continue vessazioni, insulti, umiliazioni.



Una settimana fa l'ennesimo pestaggio e la prima disperata chiamata ai carabinieri di Vittorio Veneto. La 64enne, in lacrime, approfitta dell'assenza del marito per sfogarsi raccontando ai militari quanto era successo poco prima. Dopo le medicazioni in pronto soccorso la donna rinuncia a sporgere denuncia nei confronti del suo aguzzino. Teme di restare senza una casa, si sente sola al mondo. «Non so dove andare» riferirà ai militari. A spingere il marito a questi atti di violenza, apparentemente gratuita, sarebbe la poca cura con cui la moglie si occupa dell'abitazione in cui la coppia vive. Sarebbe questa l'origine, ricostruiranno gli investigatori, delle continue vessazioni dell'uomo. Il tutto (e questo è il dato più inquietante) tra la totale indifferenza dei due figli, ormai adulti e da tempo residenti per conto loro, e dei vicini di casa.



L'ultimo episodio, quello che ha fatto scattare le manette ai polsi dell'uomo, mercoledì pomeriggio, verso le 15. Dopo essere stata insultata e picchiata dal compagno la 64enne ha trovato la forza per chiamare i carabinieri, in particolar modo il comandante di stazione, il maresciallo Davide Semenzato. Il militare, che era intervenuto già una settimana fa («quando succede di nuovo mi chiami, signora» aveva detto), ha accompagnato la donna in ospedale per le medicazioni del caso: i medici hanno riscontrato ecchimosi e lesioni risalenti anche a mesi fa. I carabinieri nel tardo pomeriggio sono giunti nell'abitazione della coppia ed hanno stretto le manette ai polsi dell'uomo che ora si trova in carcere a Santa Bona. Sabato è previsto il processo per direttissima.
Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 16:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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