Boati sul Fadalto, «terremoto il 13 o il 17»
Sindaco: «Sciacallaggio di irresponsabili»

Venerdì 4 Marzo 2011 di Simona Pacini
Boati sul Fadalto, la Protezione civile si prepara
TREVISO - Psicosi da sisma. E fioccano le denunce per procurato allarme. Mentre si succedono le riunioni tecniche sui boati del Fadalto, si accavallano le spiegazioni, fra rassicurazioni e allarmismi, inevitabile cresce la preoccupazione dei cittadini. Le voci di un probabile terremoto si rincorrono ormai da Treviso e Belluno, passando per la Val Lapisina, con previsioni di disastri in date ben precise. Tutte molto vicine: secondo una sensitiva la terra si muoverebbe nella notte fra sabato e domenica, per altri la data fatidica sarebbe fra il 13 e il 17 marzo. Il sismologo che annunciò, inascoltato, il sisma dell’Aquila, Giampaolo Giuliani, fa preoccupanti analogie fra la situazione precedente il sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo e quanto sta succedendo in Fadalto. La situazione si fa incandescente e sulle dichiarazioni ufficiali che invitano alla calma prevalgono quelle allarmistiche in quello che ormai si è trasformato in un pericoloso passaparola.



Non sono pochi i cittadini, in Alpago e in Fadalto, così come a Belluno, che hanno preparato valigia, kit di sopravvivenza e riempito l’auto di beni di prima necessità. Così, tanto per tenersi pronti ad ogni eventualità. Su Facebook il Muro di Belluno fa il conto alla rovescia. Mercoledì scriveva in bacheca: "meno due giorni alla scossa di terremoto", con un seguito di 42 commenti. Ieri ancora: "meno un giorno...", e giù un’altra quarantina di post.



Ma la psicosi ormai è collettiva. Si pensi che in Val Lapisina sono stati addirittura distribuiti agli anziani e alle famiglie dei messaggi preannunciando disastri sismici nelle date del 13 e del 17. E durante le prove di evacuazione che in questi giorni si stanno facendo un po’ in tutte le scuole, da più parti, le date a rischio sono state riportate anche agli studenti.



Il Comune di Vittorio Veneto ha appena presentato denuncia ai Carabinieri per procurato allarme nei confronti di ignoti, mentre l’Arma sta già indagando su denuncia di un cittadino. «È chiaro che si tratta di atti di sciacallaggio, opera di irresponsabili - dichiara il sindaco di Vittorio Veneto, Gianantonio Da Re -. Questo contribuisce a diffondere un allarmismo diffuso e immotivato che dobbiamo combattere e smentire in modo assoluto. Ma la situazione non è tale da essere allarmante. Il Centro operativo intercomunale sta studiando dati e raccogliendo risultati delle indagini tecniche e possiamo dire che non possono essere correlati automaticamente a segnali precursori, come confermato dalla Protezione civile».



Le riunioni intanto non si fermano. Ieri pomeriggio quella del Coi, il Centro operativo intercomunale, con Protezione civile regionale, vigili del fuoco, Province, Prefetture di Belluno e Treviso, e Carabinieri. Per questa mattina, alle 9.30 a Marghera, è convocata una riunione della Protezione civile. E il 9 marzo, mercoledì, alle 10.30 al teatro Da Ponte a Serravalle, Vittorio Veneto, si terrà una riunione per tutti i sindaci delle aree interessate al problema del rischio sismico.
Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 15:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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