Trento. Scambiano stramonio per spinaci:
madre e figlia colpite da allucinazioni

Sabato 14 Maggio 2011
Una pianta di stramonio
TRENTO - Una donna di 65 anni e la figlia di 35 sono rimaste intossicate ad Ala (Trento) dallo stramonio, un allucinogeno, scambiato per comuni spinaci. Dopo averne mangiati, madre e figlia si sono sentite male, colte da improvvise vampate di calore. La madre, addirittura, ha iniziato a comportarsi in maniera strana slacciando e riallacciando di continuo i pantaloni, poi spalmando la crema per il corpo sui sanitari del bagno e altre stravaganze.



La figlia si è resa conto che le reazioni erano dovute a quanto mangiato, cercando di mantenere il controllo, si è recata con la madre all'ospedale, portando un campione della pianta coltivata nell'orto. I sanitari hanno quindi constatato che non si trattava di spinaci ma di stramonio, detta anche "erba delle streghe" o "erba del demonio", che contiene un potente alcaloide capace di provocare allucinazioni e, in dosaggi elevati, persino la morte per soffocamento. Si tratta di una pianta ornamentale molto gradevole, ma ogni sua parte, il fusto come le foglie e soprattutto i semi, è tossica per l'uomo.



Le due donne di Ala sono state curate con una lavanda gastrica e dimesse qualche ora dopo. Ma dell'origine di quelle piante si sono interessati i carabinieri della compagnia di Rovereto, i quali hanno appreso dal racconto della madre ai medici che gli "spinaci" erano nati da una confezione di sementi acquistata in un supermercato del Veneto. La donna ha ricordato dove aveva acquistato i semi e i militari hanno allertato i colleghi del Nas, il Nucleo antisofisticazione, indicando loro la rivendita. Ora i militari specializzati in questo genere di ricerche cercheranno di capire come sia stato possibile scambiare le sementi.
Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 17:13

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