TRENTO - Aveva accoltellato a morte uno studente davanti alla biblioteca di Grigno (Trento) semplicemente per portargli via lo zainetto ed stato condannato a 22 anni e 4 mesi di reclusione. La vittima si chiamava Lorenzo Del Percio ed è morto a 29 anni, il 7 gennaio del 2009.
L'imputato, il giovane albanese Lorenc Smoqi, oltre agli anni di carcere dovrà scontare tre anni in ospedale psichiatrico perché la Corte d'assise d'appello lo ha riconosciuto semi-infermo di mente ed è stato considerato socialmente pericoloso. Proprio la semi-infermità mentale ha impedito che l'assassino fosse condannato all'ergastolo. La Corte ha condannato Smoqi anche a versare un risarcimento danni di 300mila euro ai genitori dello studente.
In primo grado Smoqi era stato riconosciuto non imputabile in quanto totalmente incapace di intendere e di volere. Per questo i giudici avevano deciso che dovesse rimanere 10 anni in un ospedale psichiatrico. Il giovane albanese, che si è sempre proclamato innocente, era stato sottoposto ad una serie di perizie psichiatriche da cui era risultato affetto da schizofrenia, socialmente pericoloso e completamente incapace di intendere e di volere.
In secondo grado la Corte d'assise ha accolto le tesi del Procuratore generale Francesco Fontana e delle parti civili rappresentate dagli avvocati Luca e Chiara Pontalti. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 25 anni di reclusione. L'avvocato difensore Lorenzo Tornielli aveva chiesto invece l'assoluzione per non aver commesso il fatto o, in subordine, il riconoscimento della totale incapacità di intendere e di volere per vizio di mente.
Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 15:56
L'imputato, il giovane albanese Lorenc Smoqi, oltre agli anni di carcere dovrà scontare tre anni in ospedale psichiatrico perché la Corte d'assise d'appello lo ha riconosciuto semi-infermo di mente ed è stato considerato socialmente pericoloso. Proprio la semi-infermità mentale ha impedito che l'assassino fosse condannato all'ergastolo. La Corte ha condannato Smoqi anche a versare un risarcimento danni di 300mila euro ai genitori dello studente.
In primo grado Smoqi era stato riconosciuto non imputabile in quanto totalmente incapace di intendere e di volere. Per questo i giudici avevano deciso che dovesse rimanere 10 anni in un ospedale psichiatrico. Il giovane albanese, che si è sempre proclamato innocente, era stato sottoposto ad una serie di perizie psichiatriche da cui era risultato affetto da schizofrenia, socialmente pericoloso e completamente incapace di intendere e di volere.
In secondo grado la Corte d'assise ha accolto le tesi del Procuratore generale Francesco Fontana e delle parti civili rappresentate dagli avvocati Luca e Chiara Pontalti. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 25 anni di reclusione. L'avvocato difensore Lorenzo Tornielli aveva chiesto invece l'assoluzione per non aver commesso il fatto o, in subordine, il riconoscimento della totale incapacità di intendere e di volere per vizio di mente.