Zaia nell'ospizio degli orrori:
«Tolleranza zero sugli atti ignobili»

Martedì 24 Giugno 2014 di Ilaria Bassi
Zaia nell'ospizio degli orrori: «Tolleranza zero sugli atti ignobili»
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FICAROLO - «La Regione si costituirà parte civile e agirà in salvaguardia dei pazienti. Tolleranza zero verso atti ignobili, soprusi ed angherie diretti ai soggetti più deboli. Si adottino pene severe nei confronti di chi non possiede umanità».Non lasciano spazio a dubbi le parole del Governatore del Veneto Luca Zaia, in visita agli Istituti Polesani, la struttura che ospita malati psichiatrici e disabili, tristemente balzata agli onori della cronaca per le vicende di maltrattamento nei confronti dei suoi ospiti. A due anni dal sisma, un altro dramma colpisce duramente la comunità ficarolese. Era il giugno del 2012 quando il capo della protezione civile Franco Gabrielli, e il sindaco di Verona Flavio Tosi, raggiunsero il comune rivierasco per accertare i danni da terremoto. Ieri pomeriggio è stata la volta del presidente Zaia che, all'indomani delle dichiarazioni rilasciate a caldo sugli episodi avvenuti nella clinica privata di via Don Minzoni, ha deciso di verificare personalmente le condizioni in cui versa la struttura. La prima tappa della visita ha riguardato proprio il nucleo incriminato, soprannominato «infermeria», proseguendo poi nei diversi reparti.«Gli Istituti Polesani - ha affermato Zaia - sono una delle cinque strutture storiche del Veneto. Una realtà importante con i suoi 300 ospiti e 200 dipendenti. Due sono le prospettive future: la chiusura della clinica o la possibilità che questa diventi una struttura modello. Per farlo è necessario garantire ai familiari degli ospiti che i loro cari siano salvaguardati e che cessi ogni tipo di angheria verso chi è incapace di intendere e volere». Zaia definisce senza mezzi termini «inquietanti e gravissime» le violenze emerse dalle riprese ottenute dalle telecamere nascoste, «attività che non fanno onore al Veneto». E sulla pratica in corso di accreditamento della struttura convenzionata precisa: «gli Istituti vengono sovvenzionati dalla Regione che integra le rette giornaliere dei degenti. La pratica di accreditamento proseguirà il suo iter a condizione che si faccia chiarezza definitiva sulla vicenda e non rimanga alcuna macchia. Attendiamo che le indagini della magistratura facciano il loro corso».Il Governatore prosegue confidando nell'adozione di «provvedimenti seri nei confronti degli autori di simili atti e nell'installazione di telecamere di videosorveglianza nei reparti per la tutela degli ospiti e dei lavoratori sani». Presente anche il direttore sanitario Arturo Orsini, che ha precisato che solo da pochi mesi le ispezioni Ulss negli interni della struttura avvenivano a sorpresa. Nel gennaio 2013 sono stati approvati gli standard di accreditamento che hanno definito che ogni paziente avesse diritto a 1.600 ore di assistenza infermieristica. Ciò si tramuterebbe nella necessaria implementazione del personale ad altre unità.Sul punto l'amministratore delegato Mauro Mantovani chiarisce: «Dopo la trasformazione della struttura in Rsa, l'accordo con l'autorità giudiziaria ci ha concesso una deroga, ossia di operare con un numero inferiore di infermieri pur di garantire un servizio medico continuativo». Sul futuro degli Istituti e sui ripresi maltrattamenti Mantovani commenta: «Chiedo scusa per ciò che è successo. Non ero al corrente di simili risvolti, sarebbe stato contro l'interesse della struttura stessa. Spero tuttavia che il danno sia limitato ai lavoratori arrestati e indagati e che non sia giusto che altri paghino per le loro condotte. Tutti e 15 i dipendenti coinvolti sono stati posti in ferie forzate e verranno allontanati. Ho avanzato richiesta all'ufficio provinciale del lavoro per l'adozione di telecamere nella clinica. Anche noi ci costituiremo parte civile. Scusatemi ancora».Anche il sindaco Fabiano Pigaiani, tutore di 29 degenti degli Istituti, parla di «immagini sconcertanti» che tuttavia non minano la credibilità della struttura. «Questo dev'essere l'anno zero. Da qui si riparta per divenire un esempio di cura dei malati portatori di handicap».
Ultimo aggiornamento: 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA