ROVIGO - Alla fine è arrivata per la bella Maruska una condanna a 2 anni e 8 mesi, ma una parte delle accuse di peculato è caduta, con l'assoluzione per il periodo relativo al 2012. Nella stessa udienza preliminare a Genova che coinvolgeva a vario titolo altri 5 ex consiglieri regionali liguri, tutti dipietristi dell'Italia dei Valori, sono poi cadute le ipotesi di truffa e falso.
Questo il verdetto del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Genova. Maruska Piredda, rodigina, ex hostess Alitalia (aveva acquistato la notorietà proprio nel periodo delle lotte sindacali) ha incassato in rito abbreviato 2 anni e 8 mesi. L'ex collega Stefano Quaini ha avuto 2 anni e 4 mesi. Altri 4 ex consiglieri che non si erano avvalsi di riti alternativi sono stati rinviati a giudizio. L'inchiesta riguarda le spese degli ex consiglieri Idv che sarebbero state compiute dal maggio 2010 al dicembre 2012.
Secondo l'accusa sarebbero stati usati fondi pubblici (destinati all'attività del gruppo consiliare) per acquisti personali come libri scolastici, slip, cibo per gatti, costose bottiglie di vino francese, viaggi, capi d'abbigliamento: voci di spesa che apparivano lontane da quelle che avrebbero potuto rientrare nelle spese di rappresentanza.
Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 16:48
Questo il verdetto del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Genova. Maruska Piredda, rodigina, ex hostess Alitalia (aveva acquistato la notorietà proprio nel periodo delle lotte sindacali) ha incassato in rito abbreviato 2 anni e 8 mesi. L'ex collega Stefano Quaini ha avuto 2 anni e 4 mesi. Altri 4 ex consiglieri che non si erano avvalsi di riti alternativi sono stati rinviati a giudizio. L'inchiesta riguarda le spese degli ex consiglieri Idv che sarebbero state compiute dal maggio 2010 al dicembre 2012.
Secondo l'accusa sarebbero stati usati fondi pubblici (destinati all'attività del gruppo consiliare) per acquisti personali come libri scolastici, slip, cibo per gatti, costose bottiglie di vino francese, viaggi, capi d'abbigliamento: voci di spesa che apparivano lontane da quelle che avrebbero potuto rientrare nelle spese di rappresentanza.
