Ragazzina sale sull'argine del Po
e chiama il 112: «Ora mi butto»

Venerdì 24 Aprile 2015 di Lorenzo Zoli
Ragazzina sale sull'argine del Po e chiama il 112: «Ora mi butto»
2
GAIBA (ROVIGO) - Un quarto d'ora appena. Quindici minuti che per l'adolescente che stava meditando il suicidio hanno fatto tutta la differenza del mondo, quella tra la vita e la morte. Allontanandola da un passo che, se compiuto, avrebbe potuto non avere ritorno. Erano quasi le otto di mercoledì sera quando al 112 è arrivata la chiamata di una ragazzina. L'ha ricevuta la centrale operativa del comando provinciale carabinieri Rovigo. La giovane ha detto che aveva intenzione di buttarsi nelle acque del Po.



A questo punto è entrata in gioco la grande competenza dell'operatore di centrale, una figura professionale formata per gestire e possibilmente scongiurare emergenze di questo tipo.



Il carabiniere ha trattenuto la ragazzina al telefono, chiedendole notizie sulla sua vita, sui suoi problemi e intanto cercando di farla parlare. Il collega di fianco a lui intanto predisponeva sul territorio il meccanismo di salvataggio.



Parlando, l'adolescente ha spiegato di trovarsi vicino al corso del fiume tra i Comuni di Gaiba e di Stienta e di avere in tasca anche un paio di forbici. A quel punto le auto dei carabinieri avevano un’indicazione piuttosto chiara della zona nella quale si trovava la ragazzina a rischio e gli equipaggi non hanno perso un istante.



Altre indicazioni si sono poi via via aggiunte, consentendo quindi di precisare ulteriormente il quadro. Alla fine la ragazzina è stata trovata nel territorio di Gaiba, in effetti sugli argini del Po.
Ultimo aggiornamento: 13:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA