ROVIGO - Era stato prosciolto dal giudice per le udienze preliminari, ma la Cassazione aveva annullato quel verdetto. Così ieri la posizione del lavoratore è tornata nuovamente al vaglio del magistrato competente, sempre con l'ipotesi di reato di truffa. E questa volta è arrivato il rinvio a giudizio. Sarà quindi il giudice del dibattimento a dovere vagliare la fondatezza dell'accusa mossa al lavoratore.
Quest'ultimo, dipendente di un privato, durante un periodo di malattia si sarebbe dedicato a un lavoro differente rispetto al proprio. L'ipotesi di reato era stata sin da subito quella di truffa, con la quale era comparso una prima volta di fronte al giudice per le udienze preliminari. Il magistrato aveva disposto il proscioglimento, non ravvisando gli elementi caratterizzanti di questo reato.
Il legale del datore di lavoro aveva impugnato questa decisione in Cassazione, con i giudici che avevano accolto il ricorso, annullando il proscioglimento.
L'accusa è sempre quella di truffa.
Ultimo aggiornamento: 09:11
© RIPRODUZIONE RISERVATA Quest'ultimo, dipendente di un privato, durante un periodo di malattia si sarebbe dedicato a un lavoro differente rispetto al proprio. L'ipotesi di reato era stata sin da subito quella di truffa, con la quale era comparso una prima volta di fronte al giudice per le udienze preliminari. Il magistrato aveva disposto il proscioglimento, non ravvisando gli elementi caratterizzanti di questo reato.
Il legale del datore di lavoro aveva impugnato questa decisione in Cassazione, con i giudici che avevano accolto il ricorso, annullando il proscioglimento.
L'accusa è sempre quella di truffa.
