«Ho chiesto che lo portassero in un
luogo in cui poteva sentirsi meglio»

Sabato 23 Maggio 2015
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ROVIGO - «Quando ho visto che il ragazzo era agitato, prima mi sono fermato ed ho interrotto qualche attimo la funzione. Poi, ho ripreso, ma siccome il giovane continuava a urlare e la messa doveva proseguire, ho chiesto che lo accompagnassero in un luogo in cui poteva sentirsi meglio, visto che mi è sembrato che fosse a disagio dove si trovava».



Il vescovo Lucio Soravito De Franceschi conferma la versione data dai genitori di Massimiliano sull'accaduto di domenica in chiesa a Pontecchio. «Il ragazzo non era un cresimando - precisa il prelato della diocesi di Adria-Rovigo - Il mio è stato solo un consiglio che mi sono sentito di dare al genitore perché lo accompagnasse fuori in modo che il giovane si potesse tranquillizzare. Ma non l'ho assolutamente cacciato di chiesa. Anzi, l'ho fatto solo per favorire il ragazzo che non mi sembrava si trovasse a suo agio. Spero che il mio gesto non sia stato frainteso e credo non sia necessario sollevare un polverone su quanto è accaduto».
Ultimo aggiornamento: 12:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA